Lo sconto benzina è cambiato. Se dal 17 settembre a mercoledì la revisione al rialzo dello sconto era iniziata prevedendo 35 centesimi di sconto per i titolari della carta sconto benzina fascia A e 27 per i titolari della carta sono benzina fascia B, da ieri la scontistica prevista si è abbassata rispettivamente a 30 e 22 centesimi.
Questo perchè Regione Lombardia ha raccolto la annosa richiesta da parte delle associazioni di categoria di prevedere uno sconto flessibile per poter equiparare il prezzo della benzina nelle aree di confine con quello svizzero.
«Da oggi è a regime la flessibilità dello sconto – spiega , consigliere regionale e vicepresidente regionale Figisc – monitorato con il prezzo svizzero ogni tre giorni».
Si tratta sostanzialmente di un meccanismo di correzione previsto dalla Regione al momento dell’introduzione dello sconto che può essere praticato solo a patto che non violi le norme di concorrenza con vicini elvetici. Tra i gestori delle pompe di carburante, venuti a conoscenza della variazione mercoledì alle 19.20 attraverso una mail, ci sono pareri differenti in merito. «Sono molto arrabbiato – commenta , gestore della pompa Eni della provinciale del lungo lago -la cosa non è stata spiegata bene nè a noi gestori, nè ai cittadini che si sentono presi in giro e pensano che siamo noi gestori a volerli fregare».
Dalla Esso di viale Borri, invece, attendono di vedere cosa succederà nelle prossime settimane. «Lo sconto è stato adeguato sulla base dei prezzi Svizzeri – spiegano – In questo caso, lo sconto è stato ridotto. Sulla base del principio della flessibilità ci auguriamo che se necessario si possa tornare ai 35 centesimi iniziali». Si dice assolutamente d’accordo con quanto messo in atto dalla Regione il gestore della stazione Eni in via San Vito Silvestro. «Se per essere competitivi è sufficiente uno sconto di 30 centesimi, anziché di 35 benissimo: perché sprecare risorse. L’importante è rimanere competitivi».
© riproduzione riservata