VARESE Materiale pedopornografico nel Pc: varesino condannato a due anni di carcere e quattro mila euro di multa. L’uomo, un insospettabile impiegato di 56 anni, era finito nelle maglie della giustizia nel 2009 quando un’indagine della polizia postale di Milano, su delega della Dda meneghina, aveva portato a decine di controlli, arresti e denunce (il varesino era stato deferito in stato di libertà) in tutta Italia smantellando una rete capillare di scambio di materiale pedopornografico scaricato da siti esteri. L’impiegato era stato rintracciato attraverso il suo indirizzo Ip; indirizzo che compariva quale «utente» di alcuni dei siti incriminati. L’uomo rispondeva soltanto del possesso di materiale pedopornografico, non dello scambio di immagini
e filmati. Al momento della perquisizione gli uomini della polizia postale gli avevano trovato in casa una postazione high tech fornita di tutto; evidentemente l’uomo è un appassionato di informatica. Nel suo Pc sono stati trovati 25 mila file; tutti leciti tranne un centinaio di immagini che ritraevano minori in pose erotiche. L’impiegato è stato rinviato a giudizio: il collegio presieduto dal giudice varesino Anna Giorgetti l’ha condannato a due anni di carcere e a quattro mila euro di multa. Per la difesa, che ha già annunciato il ricorso in Appello, quei file furono scaricati per sbaglio; le immagini si sarebbero agganciate a file leciti finendo nella memoria del computer. S. Car.
s.bartolini
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