Truffatori pentiti restituiscono ventimila euro

Si sono pentiti e hanno restituito 20.000 euro al pensionato che avevano raggirato portandogli via i risparmi di una vita.

La vicenda risale allo scorso mese di agosto quando i due truffatori, entrambi di 25 anni senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, affrontarono l’anziano e gli prosciugarono il conto in banca dopo aver inscenato la truffa dello specchietto. Lo avranno fatto per ottenere uno sconto sulla pena, magari impietosendo il giudice che dovrà pronunciarsi a breve e magari si sono resi conto che le prove a proprio carico sono talmente schiaccianti da lasciare pochi dubbi sulla sentenza, fatto sta che la coppia di truffatori ha fatto riavere i soldi al pensionato.

Decisiva è stata l’incessante attività investigativa portata avanti nelle ultime settimane dai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio che hanno raccolto diversi elementi che evidentemente hanno inciso sulla loro volontà di collaborare con la giustizia.

Un epilogo inatteso, per molti aspetti molto sorprendente considerando che nella stragrande maggioranza dei casi, anche quando vengono rintracciati i responsabili, è davvero un fatto raro recuperare anche la refurtiva. Per i casi di truffa è quasi una missione impossibile, figuriamoci quando ci si trova davanti a una cifra tanto consistente. Ma questa volta qualcosa è scattata nella testa dei truffatori che hanno preferito consegnare il ricco malloppo nella speranza forse di una sentenza più mite. Anche perché si tratta di persone sulle quali pesa l’aggravante dei precedenti.

I fatti sono avvenuti lo scorso 29 agosto. Una truffa come tante altre che nel giro di pochi istanti degenerò. Prima misero in piedi un finto tamponamento facendosi consegnare circa 2.000 euro per la riparazione del danno di uno specchietto. Ma non si fermarono e, dietro a pesanti minacce, riuscirono a ottenere altri 20.000 euro in contanti, tutti i risparmi accumulati in una vita di lavoro e sacrifici.

Soldi che si erano volatilizzati in un attimo ma che l’anziano non era disposto a perdere così a cuor leggero tanto da coinvolgere subito i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio. Gli investigatori diedero immediatamente impulso alle indagini e nel giro di pochi giorni riuscirono a identificare i due fuggitivi che sono stati arrestati con l’accusa di truffa e estorsione. Accuse molto pesanti che potrebbero essere alleggerite dopo il gesto di pentimento nelle ultime ore.

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