Rosy e la sua terra di nessuno Storia di una fuga dalla violenza

“Malaluna, storie di ordinaria resistenza nella terra di nessuno”, uno degli spettacoli più attesi della prossima stagione teatrale, fa tappa a Varese.

Protagonista la calabrese Rosy Canale costretta a fuggire dalla sua terra oltre oceano per fuggire la violenza della ‘ndrangheta.

Rosy ha quarant’anni anni, è donna, madre, imprenditrice, nata a Reggio Calabria dove gestiva con grande successo il Malaluna, locale, discoteca e ristorante.

Lo spettacolo arriverà a Varese proprio l’8 marzo. Per la festa della donna sarà dunque protagonista una donna forte e coraggiosa con una storia che forse non è poi così lontana.

Rosy è stata colpevole agli occhi della ‘ndrangheta di non avere chiuso gli occhi davanti ad un giro di droga proprio nel suo locale. Prima hanno cercato di farla “ragionare”, poi hanno cominciato con le minacce, finché lei ha chiamato i carabinieri: non una denuncia, ma solo una chiamata, sufficiente perché arrivassero i sicari a pestarla a sangue.

Le rompono denti, un braccio, una mano, tre costole, il femore per aver impedito di spacciare droga al Malaluna. È salva per miracolo, ma ci sono voluti tre anni di riabilitazione per riprendersi. Quindi lascia Reggio Calabria per trasferirsi a Roma, poi a New York, inseguita da nuove minacce.

«La violenza ha cambiato la mia vita in maniera drastica – dice la Canale – Il mio nome poteva essere nella lista delle vittime della ‘ndranghta, ma io non sono morta».

Nel 2007, dopo la strage di Duisburg in Germania Rosy decide di non rimanere a guardare e si trasferisce nel cuore della ‘ndrangheta calabrese. Lavora come volontaria nella scuola e capisce che è da lì che le cose devono cambiare, dai bambini già vittime dell’ignoranza, dalle insegnanti remissive, dalle madri educate all’obbedienza. Fonda il Movimento delle Donne di San Luca, 400 donne sottoscrivono, per creare possibilità lavorative e culturali in un territorio considerato ad altissima penetrazione mafiosa, ma non trova il sostegno delle istituzioni e si ferma.

Rosy riceve diversi premi per il suo impegno contro la ‘ndranghta e ora è pronta a raccontare la sua storia sui palchi italiani in Malaluna. Per ora sono in programma data a Milano, Torino, Varese, Bologna e Trieste.

© riproduzione riservata