Varese, vetrina distrutta Settimo attentato al bar

VARESE L’hanno rifatto. E la vita del giovane Weiwei inizia a diventare un incubo. Nella notte tra lunedì e martedì i soliti ignoti hanno vandalizzato per l’enessima volta la vetrina del bar L’Angolo di Cielo di via Sacco, gestito da ventunenne cinese Weiwei Chen.

L’attacco è avvenuto con ogni probabilità tra le tre e le quattro di notte, dal momento che il fatto è stato scoperto da una pattuglia della Vigilanza Notturna verso le cinque, durante un giro di controllo. La guardia giurata ha subito contattato telefonicamente il gestore, che si è recato sul posto per constatare l’ennesimo vandalismo.

Distrutta, questa volta, la vetrina delle porta d’ingresso: il vetro, colpito porbabilmente con un oggetto contundente, di cui però sul luogo non è stata trovata traccia, si è frantumat completamente, lasciando un enorme buco. Si tratta della seconda intimidazione da quando il giovane cinese ha riaperto l’attività, dopo quasi un anno di chiusura a seguito dell’incendio doloso di cui era stato vittima nel maggio 2011. In generale, invece, siamo arrivati al sesto attacco. La situazione si fa quindi veramente tragica per il ragazzo, che non riesce ad avere pace.

Difficile a questo punto pensare che sia la bravata di qualche sbandato, o di un gruppo di teppisti. È evidente che, per motivi sui quali gli inquirenti non sono riusciti ancora a far luce, l’attività di Weiwei dà fastidio a qualcuno. Per motivi che possono essere economici, molto probabile, oppure a sfondo razziale.

Se dietro a gesti del genere solitamente si nasconde infatti un interesse a far chiudere il locale, non si può non prendere in considerazione il fatto che a qualcuno dia fastidio che a condurre il bar che si trova nella via “istituzionale” della città, ovvero di fronte al Comune, sia un ragazzo di nazionalità cinese. Un rigurgito di razzismo in una città giardino dove è facile fare la voce grossa con gli immigrati regolari che lavorano, mentre con i fenomeni di bivacco, nelle parti più degradate del centro, i partiti di governo si sono arresi da tempo?

L’ultima intimidazione, quella precedente al fatto di ieri notte, è avvenuta tra il 10 e l’11 maggio di quest’anno, sempre nelle ore notturne. In quel caso i vandali avevano colpito la vetrina accanto alla porta di ingresso, con un sasso ritrovato sul luogo, riuscendo solo a scheggiare il vetro.

Weiwei si è recato nel pomeriggio di ieri a sporgere l’ennesima denuncia ai Carabinieri. «Sono disperato – ha commentato distrutto – è evidente che mi hanno preso di mira»

e.marletta

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