Massimo Boldi sull’iPhone Gag e carriera in una App

LUINO Massimo Boldi sull’iPhone. L’attore luinese sbarca nel mondo Apple con una “app” gratuita dedicata a tutti i suoi fan. Un regalo al suo pubblico per dare la possibilità di seguirlo da vicino nei suoi progetti lavorativi attuali e futuri, su iPhone, iPod touch e iPad.Boldi, classe 1945, non è alla prima esperienza con il mondo digitale. «Mi trovo bene con le nuove tecnologie. Uso l’iPad ovunque e mi collego quasi quotidianamente a Facebook e Twitter, li ritengo uno strumento utile per restare in contatto con il pubblico».E proprio dai social network arrivano gli apprezzamenti più sentiti dai sostenitori, vecchi e nuovi, del “Cipollino” nazionale. La sfida non si ferma qui, Massimo è già pronto a superare la prossima frontiera. «Vorrei ampliare l’app ai circuiti android». Attualmente è infatti disponibile solo per le piattaforme “I”.Entrando nell’applicazione “iBoldi” si scoprono due macrosezioni. La prima contiene le gag più divertenti di sempre, si possono rivedere i trailer dei suoi film, guardare le foto e conoscere le news che lo riguardano. Ci sono notizie bibliografiche, la filmografia, informazioni sulle fiction e i programmi tivù a cui ha preso parte.L’altra sezione è un gioco che mette alla prova le conoscenze sulla carriera dell’attore. “Non lo

sapessi ma lo so!” è un game quiz, che segue un meccanismo simile a quello di “Chi vuole esser milionario?”, con domande che saggiano la preparazione degli ammiratori.I risultati ottenuti sono poi confrontabili con quelli del game center. Per i veri cultori c’è anche la possibilità di personalizzare la suoneria del telefonino con i tormentoni che hanno reso celebre Massimo. L’intuizione di approdare nell’universo creato da Steve Jobs è venuta a una delle tre figlie di Boldi, Micaela.«L’idea della app per mio padre è nata dall’interesse per le nuove tecnologie, soprattutto grazie all’uso dei supporti multifunzione come tablet e smartphone che stanno diventando un mezzo di comunicazione e di condivisione accessibile anche ai bambini. Ho notato che la gente è sempre più curiosa in merito alle novità circa il proprio personaggio preferito, ama rivedere i filmati e magari svagarsi qualche minuto con un giochino o divertirsi con le suonerie-tormentone».«Ho quindi unito questi aspetti e l’abbiamo realizzata. Gli amici ci hanno dato dei consigli sui filmanti da mettere in evidenza». Un affare che è diventato di famiglia. «Mio figlio Massimino che ha dieci anni mi ha dato l’idea del game “Non lo sapessi ma lo so!”». Il feedback immediato mostra il successo dell’operazione.

s.bartolini

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