«Prima un boato e poi la scossa Che panico, non smetteva più»

VARESE «La paura da parte della popolazione locale è stata tanta». Così il caposquadra della caserma dei vigili del fuoco di Varese, Maurizio Bolcato, commenta le nuove scosse che domenica sera hanno fatto tremare la terra in Emilia Romagna. Molti di coloro che si trovavano nelle tende collocate nella zona dell’epicentro, al momento della scossa sono usciti in preda al panico. Bolcato, insieme a otto pompieri, ha raggiunto il campo base di San Prospero (provincia di Modena) domenica in tarda mattinata, subentrando alla prima squadra di vigili del fuoco varesini corsa in soccorso dei terremotati. «Eravamo da poco rientrati al campo quando sono arrivate le nuove scosse – racconta – La notizia era che l’epicentro si trovasse a pochi chilometri da noi, a Novi e a Cavezzo, e che vi erano stati diversi crolli. Così siamo usciti immediatamente per verificare la situazione. Abbiamo setacciato l’area fino a mezzanotte e, per fortuna, non abbiamo registrato vittime, né grossi danni alle infrastrutture già danneggiate. A Novi di Modena la torre dell’orologio è, invece, crollata». Il 118 è intervenuto solo per soccorrere alcune persone che hanno accusato malori. Dopo la scossa di magnitudo 5.1 Richter, avvenuta ad una profondità di 9,2 chilometri e durata una decina di secondi, nella notte ne sono seguite altre, circa

una trentina. Nelle aree terremotate si è avvertito un forte boato prima del tremore. «Sembrava che il terreno non smettesse più di tremare. L’esperienza precedente all’Aquila ci ha dato modo di imparare molto su come si opera in queste situazioni».Purtroppo, pare che lo sciame sismico si farà sentire anche nei prossimi giorni. Così come la squadra di Fabrizio Cassani, anche quella di Bolcato si è suddivisa i compiti: un gruppo si sta occupando della copertura dei tetti a Novi, mentre gli altri accompagnano i civili nel recupero dei beni di prima necessità, all’interno delle loro abitazioni, a Cavezzo. Ieri mattina, altri quatto vigili del fuoco della caserma di viale Aguggiari si sono diretti a San Prospero per aiutare nella verifica degli stabili danneggiati. «L’Aquila era messa peggio, ma anche qui i disagi per gli sfollati sono tanti», continua il caposquadra. A peggiorare la situazione è arrivata anche la pioggia. L’allerta maltempo, dichiarata dalla protezione civile, dovrebbe presto terminare: le condizioni climatiche dovrebbero migliorare già oggi.«Con la pioggia, il paese è deserto – continua Bolcato – Speriamo che il tempo migliori per poter lavorare meglio. con questa pioggia, al momento, siamo messi maluccio». Il rientro della squadra di Bolcato è previsto per sabato. «Ma fare previsioni, in questa fase, non è purtroppo possibile».

s.bartolini

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