Busto, incubo Tares Tremano bar e ristoranti

Tassa rifiuti, un rebus. La nuova Tares sarà una stangata per molti, ma un risparmio per alcune categorie. «Stiamo lavorando per non penalizzare i cittadini» promette l’assessore al bilancio . Ma potrebbe esserci un colpo di scena dell’ultimo minuto: se si tornasse alla vecchia Tarsu?

Il tempo stringe, perché il regolamento applicativo della nuova versione della tassa dei rifiuti andrebbe approvato in consiglio comunale il prossimo 25 ottobre, perciò la giunta dovrebbe licenziarlo entro giovedì prossimo. Martedì sarà un vertice di maggioranza a dettare la linea.

Di sicuro le rate saranno quattro, spalmate tra novembre e febbraio «per evitare la botta di fine anno», come fa notare l’assessore Mira Bonomi.

Per le imprese, alcune categorie del commercio rischiano di essere penalizzate in modo «vergognoso», come ammette l’assessore. Ristoranti, pizzerie, bar, fruttivendoli, gelaterie, fioristi, che la legge presume producano più rifiuti organici e vetro, sono i più a rischio stangata. Come dimostrano le simulazioni fatte dagli uffici, che sono impietose.

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