Prima l’annuncio del ritardo di un quarto d’ora, poi di venti minuti, fino al nuovo orario di decollo previsto per le 22.15, quindi 22.40 e, infine, 22.55.
Ma il volo easyJet per Catania da Malpensa delle 19.30 di ieri l’altro, giovedì 10 ottobre, di fatto non è partito. E’ stato cancellato. E tra i passeggeri in attesa al gate del terminal 2 si è scatenato il finimondo.
Hanno appreso dai monitor quello che stava succedendo. I minuti e poi le ore di ritardo si accumulavano senza alcun annuncio all’altoparlante, nessuna spiegazione (se non il brutto tempo evidente a tutti, non necessariamente, però, motivo di cancellazione), nessun sentore che il volo sarebbe stato cancellato. Così rabbia e scontento sono esplosi, urlati a gran voce, senza alcun freno inibitore. E se qualche passeggero se ne è andato in albergo in attesa del
nuovo giorno, sapendo già come comportarsi in quei casi; altri sono rimasti appostati fino all’ultimo sulla seggiolina del gate sperando di partire comunque; mentre altri ancora, purtroppo la stragrande maggioranza, hanno letteralmente dato fuori di matto con insulti e minacce a chi cercava, in qualche modo, di fornire loro notizie. «Urlavano all’addetta al gate: “Non pensi di uscire incolume da qui”», riporta un passeggero che ha chiesto di restare anonimo, quasi si vergognasse della reazione degli altri.
EasyJet, contattata ieri, non ha fornito risposte sul perché della cancellazione del volo. Fatto sta che la maggior parte dei passeggeri era imbufalita ed è arrivata a circondare la sala dei responsabili. Soltanto l’intervento della polizia ha ricondotto la situazione alla normalità evitando il peggio.
«E’ inammissibile che si scarichi la rabbia su chi sta svolgendo il proprio lavoro», commenta intanto Dario Grilanda, segretario generale della Fit Cisl dei Laghi. «In alcuni casi si è arrivati addirittura alle lesioni fisiche». Tempo fa un’addetta al check-in era stata addirittura malmenata da un passeggero.
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