«Musica e riflessione Il pubblico va guidato Ma in Italia è difficile»

“Sopra un sentiero nascosto” è il titolo di un’opera di Leos Janacek e la sintesi del pensiero musicale di Davide Vendramin. Fisarmonicista di respiro europeo, protagonista del concerto di oggi alle 21, al Teatro del Popolo in via Palestro 5 (ingresso libero), docente al Conservatorio di Vicenza e al Civico Liceo Musicale di Varese. Ma, soprattutto, curioso interprete di brani che altri suoi colleghi presentano al clavicembalo, al violino o al pianoforte.


La musica ne è piena, l’importante è capire dove cercare.

In quella, ma non solo. Johann Sebastian Bach è un punto di riferimento anche per un fisarmonicista.


Le considero il mio brano preferito, a partire dall’Aria iniziale: mi ricorda le lezioni di Piero Rattalino su Glenn Gould.

Non penso. Ciò che deve fare un artista è accompagnare, guidare, educare. In tutto questo, bisogna aiutare il pubblico a capire. Certo in Italia non è sempre facile farlo ma ci sono luoghi che si potrebbero valorizzare con poco. Ricordiamoci che il prodotto di qualità è alleato della bellezza.

Prima di tutto ci vuole curiosità, e poi la voglia di imparare. La musica aiuta a crescere perché è un mondo che si apre continuamente alla storia, alla società, a ciò che accade. Si può dire che la musica “registra” il mondo.

© riproduzione riservata