Le incompiute di Busto, 40 milioni di euro di soldi pubblici sperperati. «Paradossale in una città che non riesce a trovare poche migliaia di euro per dare un tetto ai clochard».
Erano in una cinquantina ieri pomeriggio i ciclisti che hanno aderito al “tour delle incompiute”, la biciclettata promossa da Legambiente, Sel, Manifattura Cittadina, Movimento Cinque Stelle, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sui «luoghi dello spreco» sparsi in giro per la città. «Siamo usciti fuori dal palazzo, dalle stanze dove ci si parla addosso, per andare sul campo, in mezzo alla gente comune che strada facendo ha ingrossato le fila della carovana – racconta , consigliera di Manifattura Cittadina – è stata un’esperienza positiva, che trasformeremo in un docu-film da diffondere in città».
Queste le tappe, e l’elenco della spesa: dal comparto in abbandono di piazza Vittorio Emanuele, con il cantiere infinito ex Soceba che si affianca all’ex carcere abbandonato e alla sala Zappellini che si candida a prossima incompiuta (un progetto da un milione di euro), per toccare l’ex calzaturificio Borri (quattro milioni di euro per l’acquisto), le passerelle dei Cinque Ponti (tre milioni), il capolinea fantasma dei bus di via Formazza (qualche centinaio di migliaia di euro), il palaghiaccio, o quel che sarà (cinque milioni e mezzo, di cui due e mezzo già spesi) e l’annesso campus scolastico di Beata Giuliana già cancellato (dopo aver speso otto milioni per l’acquisizione dei terreni), fino al terminal ferroviario di
Sacconago (costato dieci milioni e praticamente mai utilizzato) con la «cervellotica» passerella ciclabile di viale Sicilia (un altro milione), passando per la «mai fu caserma dei Carabinieri di via Bellini», come la definisce la senatrice grillina (edificio privato che vale nove milioni). «Milioni spesi in opere senza prospettive, è deprimente – attacca , capogruppo a 5 Stelle – utilizzandoli come si deve, potenzialmente Busto poteva essere una gran bella città». Il paradosso, per e di Sel, è che «poi non si trovano poche migliaia di euro per il dormitorio dei senzatetto. È un’offesa alla dignità delle persone e a chi paga le tasse. Ma questo è lo specchio della classe politica di chi ci governa».
Per A(Legambiente) «manca la cultura della programmazione. Si raccattano soldi dall’Europa, dalla provincia e dalla regione per realizzare opere funzionali a spenderli e non a migliorare la qualità della vita dei cittadini».
BUSTO ARSIZIO
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