VARESE Denuncia per usura contro Equitalia: la procura di Varese archivia. Negata la sospensione dei pagamenti delle cartelle a carico della Cartotecnica Punto Tre snc di Gavirate e di conseguenza negato anche l’accesso per i titolari dell’azienda al fondo di solidarietà. Per la procura varesina «perché possa esserci un’ipotesi di usura sarebbe necessario un atteggiamento soggettivo doloso (da parte di Euqitalia) che miri a creare il danno ingiusto per ricevere un corrispettivo profitto». Il pubblico ministero nella richiesta di archiviazione spiega: «Nella specie Equitalia spa si limita a dare esecuzione alle richieste del ministero delle finanze, ossia è soggetto meramente esecutore, privo di qualsiasi interesse diretto nella qualificazione degli interessi da escutere». La decisione della procura manda su tutte le furie Wally Bonvicini, presidente di Federitalia associazione antiusura, capitana della battaglia contro gli interessi e gli aggi applicati da Equitalia e sostenuta da centinaia di piccoli e medi imprenditori della provincia di Varese e del resto d’Italia. Bonvicini scrive in una lettera al procuratore capo
Maurizio Grigo: «A Saluzzo il contribuente che, a seguito di perizia sulle cartelle Equitalia abbia riscontrato l’applicazione di interessi usurari ed abbia depositato querela e istanza di accesso al fondo di solidarietà ottiene la sospensione e l’accesso al fondo stesso» scrive Bonvicini facendo un lungo elenco di procure che sul tema hanno preso in alcuni casi posizioni contrarie a quella varesina: nell’ordine «Trani, Chieti, Parma e Bologna – scrive Bonvicini – E anche a Varese quando era il prefetto ad emettere il provvedimento dopo aver ottenuto il nullaosta dal presidente del tribunale». Bonvicini sostiene che «Euqitalia che dilaziona, presta denaro e lo presta ad un tasso superiore al tasso soglia». Nella lunga missiva Bonvicini sostiene anche che Equitalia avrebbe saputo della richiesta di archiviazione un paio di mesi prima dei titolari della Cartotecnica informati «lo scorso 19 febbraio». Per la presidente di Federitalia la «battaglia non è affatto chiusa. Andremo avanti fornendo ulteriori perizie e motivazioni a sostegno della querela». S. Car.
s.bartolini
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