SAMARATE Aveva nascosto la droga in una scatola di datteri nella sua abitazione a Samarate: la bellezza di quasi due chili di hashish (per la precisione 1700 grammi) divisi in 17 panetti. Un’attività investigativa minuziosa, condotta dagli agenti del commissariato di polizia di Gallarate, guidato da Gianluca Dalfino e dai militari della Compagnia di Busto Arsizio coordinata dal capitano Antonino Spinnato, che ha portato all’arresto di un marocchino di 37 anni regolare in Italia, ma già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
L’attività antidroga è stata svolta congiuntamente da poliziotti e carabinieri, che da tempo erano sulle tracce dell’uomo sospettato di gestire un fiorente traffico di stupefacente tra Gallarate e Busto Arsizio. Le indagini dei due uffici di polizia si sono così incrociate tanto da produrre un opportuno scambio informativo ed operativo. Mercoledì pomeriggio gli investigatori hanno effettuato una perquisizione dell’abitazione del marocchino scovando un arsenale di hashish. All’uomo sono stati inoltre sequestrati oltre duemila euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Nell’ambito dello stesso filone investigativo poliziotti e carabinieri hanno poi proceduto alla perquisizione dell’abitazione gallaratese di un secondo individuo, un uomo di 30 anni di nazionalità marocchina, trovando circa cento grammi di hashish. Il nordafricano è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’altro marocchino, arrestato a Samarate, è ora in carcere a disposizione del sostituto procuratore Roberta Colangelo. P. Vac.
b.melazzini
© riproduzione riservata












