C’è un ingegnere di Varese che ha saputo far volare il Sud

«Ogni sei mesi selezioniamo un po’ di studenti in ingegneria tra i più preparati d’Europa, e li invitiamo a passare un periodo da noi. Arrivano, imparano l’italiano in due giorni, sbranano mozzarelle, si prendono una bicicletta e sono subito dei nostri. Vengono seguiti da Paolo Mezzanotte, che era capo della Ricerca e Sviluppo all’Aermacchi. Non so se mi spiego».

Il racconto di Angelo Petrosillo, fondatore della Blackshape Spa di Monopoli, in Puglia, viene descritto da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo nel loro ultimo lavoro “Se muore il Sud”.

Una carrellata di occasioni perse e di sfide vinte da chi vive, anima e ama il Sud del nostro Paese: «Fa venire il sangue al cervello, a chi come noi ama il Mezzogiorno, ripercorrere le occasioni perdute di ieri e di oggi… Ma che razza di classe dirigente è quella che lascia affondare un pezzo dell’Italia?» scrivono i due autori.

E poi lì, tra le pagine c’è quel Paolo Mezzanotte, varesino più che mai che, nel raccontarci la sua storia, ci ha fatto capire che non tutta la classe dirigente, pur avendo a disposizione tra le più ghiotte occasioni, sceglie di abbandonare la sfida di portare un po’ di fiducia nel Sud. Mezzanotte è un ingegnere aerospaziale che ora lavora come libero professionista ed ha un contratto da poco più di due anni alla Blackshape.

«Ho lasciato Aermacchi nel 2001, poi, dopo una serie di altre collaborazioni ho aperto una società di ingegneria che ho successivamente venduto».

Poi il contatto con questa giovane e promettente azienda, la Blackshape, dove ora è direttore tecnico: «Quando sono stato chiamato non nascondo che avevo una certa prevenzione per tutta quella che è la situazione del Sud – racconta Mezzanotte – ma poi ho ritrovato un gruppo di persone con le quali avevo già collaborato, altre nuove e ho accettato la sfida».

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