Già più di mille i varesini che nel weekend sono andati al Multisala Impero per vedere “Il capitale umano” di Paolo Virzì, girato in parte a Varese.
Spettacoli anche tutti esauriti per constatare di persona cosa esca della città giardino dalla pellicola tanto chiacchierata.
«Oggi mi sono ritagliato due ore per andare a vedere “Il capitale umano” di Paolo Virzì, con il quale ho avuto qualche mese fa un acceso “scambio di opinioni” sulla qualità del verde pubblico varesino – scrive in un post l’assessore comunale all’ambiente, Stefano Clerici – L’uscita del film è stata accompagnata da una buona dose di polemiche, sollevate da qualche politico locale che non ha gradito il ritratto della “gente del nord”, dipinta dal regista come cinica e calcolatrice».
Per Clerici dunque Virzì assolto, ma non manca la frecciatina verso i colleghi leghisti. «Ho potuto constatare di persona che il film è veramente ben riuscito: intenso, ben costruito, ripreso da tre prospettive diverse in una Varese bella ed elegante, ha colto fedelmente non i difetti della “gente del nord”, ma le ipocrisie, le contraddizioni, l’individualismo esasperato della società borghese di una qualunque latitudine. Non se la prendano gli amici padani: la caricatura del rozzo assessore alla cultura con la cravatta verde che propone il coro della Valcuvia per la stagione teatrale fa piegare! Fatevi una risata anche voi, altrimenti qualcuno darà ragione a Virzì e dirà che noi Varesini siamo effettivamente un po’ troppo menosi e antipatici».
E infine il punto negativo. «Unica nota dolente: le troppe inquadrature alla pericolante caserma Garibaldi, grave ferita nel cuore di Varese. A saperlo prima avremmo potuto tirarla giù! (si scherza)».
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