VARESE Svolta nella tradizionale festa di San Grato: la corsa degli asini quest’anno si trasforma in una “rivisitazione storica della sfilata”. «Una decisione presa a fronte delle polemiche sollevate nel passato dalla Lav» spiega Tonino D’Aversa, uno degli organizzatori della festa. La Lega Antivivisezione, infatti, ha effettuato diversi blitz “nell’asinodromo” di piazza Bossi, constatando anche con riprese video come il tracciato non fosse idoneo a una corsa. «Mancava infatti il rivestimento in terra battuta reso obbligatorio dall’ordinanza Martini» ha chiarito più volte Ornella Jurinovich, referente della Lav di Varese. Nel 2011 la corsa era stata annullata per il maltempo e il rischio di scivolare a cui andavano incontro gli asini. L’evento, tra noleggio degli animali e allestimento della piazza, costa un bel po’ alla parrocchia. Impensabile pensare di mettersi ad attrezzare un asinodromo in piena regola. Tanto più se si considera che gli animali non vengono lanciati al galoppo, ma condotti a mano, a passo ora lento ora sostenuto, con un bassissimo rischio di infortuni.«Il termine “corsa” veniva utilizzato solo per tener fede a una tradizione lunga 200 anni, ma l’evento con l’andare del tempo si era trasformato in una sfilata, dove non si è mai fatto male nessuno, né gli asini né i bambini che stanno sulla loro groppa – commenta D’Aversa – Se chiamare l’evento “sfilata” e non “corsa”
può mettere finalmente a tacere le polemiche, ben venga». Cambiarne il nome è solo un escamotage per non prestare il fianco a critiche o l’evento sarà davvero diverso dal solito? Per il pubblico sarà lo stesso spettacolo di sempre? «Alcuni cambiamenti ci saranno, contiamo sull’effetto sorpresa – continua D’Aversa – Anticipo solo che non vincerà più il bambino che taglierà il traguardo, ma quello che sfilerà meglio sulla groppa dell’asino. Per noi, del resto, l’importante non è festeggiare il primo arrivato, ma creare un momento di aggregazione».Aver cambiato il nome all’evento offre alla Lav meno possibilità di criticarlo, ma di certo non mette a tacere la battaglia che l’associazione porta avanti per i diritti degli animali. «Le sfilate con gli animali non sono corse competitive e richiedono meno vincoli – continua Jurinovich – Andremo comunque a verificare di persona come stanno le cose e chiederemo all’Asl di effettuare i controlli come abbiamo sempre fatto. È vero che quello di Bobbiate è un evento non cruento, ma non possiamo tollerare che si continuino a usare animali per il divertimento dell’uomo. Molte feste di paese hanno fatto a meno degli animali. Ci auguriamo che la stessa cosa, prima o poi, avvenga anche a Bobbiate e che si interrompa questa tradizione diseducativa». La sfilata si svolgerà domenica 16 settembre, alle 17.30, in piazza Bossi.
s.bartolini
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