VARESE Se becchi un 5-0, è una cosa dolorosa. A meno che tu non abbia di fronte la nazionale under 21, proprio quel che vorresti essere, e quel pokerissimo porta la firma di Insigne, Florenzi, Destro, Rossi e Paloschi.Venerdì la Primavera del Varese ha giocato contro gli azzurrini, guidati da Devis Mangia, che da queste parti è un volto noto. Quella di Milanello è stata la prima uscita della truppa azzurra finalizzata alla preparazione degli imminenti europei di categoria, in onda in Israele dal prossimo 5 giugno (Italia in girone con Inghilterra, Israele e Norvegia). Giorgio Scapini, storico mentore del vivaio biancorosso, l’ha buttata lì a Mangia: «Guarda che Varese porta bene». In effetti, all’attuale tecnico azzurro ha portato benissimo: Mangia è partito dalle giovanili varesine, è arrivato in prima squadra vincendo due campionati, se n’è andato per tornare in qualità di mister della Primavera tre stagioni fa: un’annata di totale rilancio, che l’ha visto finire perfino alla prima squadra del Palermo e, storia recente, alla guida dell’under 21. Il match di Carnago di ieri era un piccolo-grande omaggio del tecnico ex Varese al suo club.Per i ragazzi biancorossi è stato un premio. «Li ho sentiti bene – racconta Scapini -, e dicevano cose del tipo “oggi mi tocca fermare Insigne”. Per i nostri ragazzi, che hanno giocato un grande campionato (fallito all’ultimo l’accesso ai playoff), è stato
un pomeriggio davvero speciale. Ma anche per il Varese».In tribuna c’era Arrigo Sacchi, che a Milanello è un totem e che ora fa il coordinatore di tutte le nazionali giovanili. Chissà che cosa avrà annotato. Sugli spalti c’era anche Maurizio Ganz, che dopo aver guidato nella stagione appena finita la Berretti biancorossa, sarà il prossimo allenatore della Primavera del Varese. Succederà a Stefano Bettinelli, anima biancorossa, che ieri non era nemmeno in panchina. Ma questa è un’altra storia.A guidare la truppa varesina c’era Mario Belluzzo, altra icona di Masnago, che è coordinatore tecnico del vivaio biancorosso. Come logica pretendeva, il tecnico di Avigno ha mandato in campo due Varese, uno per tempo. Il primo, chiamiamolo titolare (Bassi, Forte e soci), ha tenuto botta alle avances azzurrine: un gran gol di Insigne e il raddoppio in finale di frazione di Florenzi hanno messo il match sui binari desiderati da mister Mangia. Ma senza sfondamento. Tra gli azzurri anche Matteo Bianchetti, che della talentuosa Primavera di Mangia era il capitano. Nella ripresa, largo a tutti (anche in casa azzurra), perché un’esperienza del genere non capita mica una volta al giorno. L’under 21 ha un po’ preso il largo, andando in gol, con Destro, Rossi e Paloschi: 5-0 il finale, in bocca al lupo Italia, magari – se porterà bene sarà senz’altro così – ci si rivede.Luca Ielmini
a.confalonieri
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