New York, 11 mag. (TMNews) – Il petrolio chiude in picchiata a New York e scivola nuovamente al di sotto della soglia dei 100 dollari al barile, arretrando del 5,5 per cento. I future sul greggio con scadenza a giugno hanno chiuso a 98,21 dollari al barile, 5,67 dollari in meno rispetto alla chiusura di ieri e ai minimi della seduta di contrattazioni.
A pesare sul mercato la crescita superiore alle stime delle scorte settimanali di greggio e benzina: rispettivamente aumentate di 3,781 milioni di barili, circa il triplo rispetto alle previsioni, e di quasi 1,3 milioni di barili. Un risultato in netto contrasto con quanto attendevano gli analisti, che avevano previsto un ribasso.
“Nelle ultime settimane il mercato della benzina ha dettato l’andamento del settore energetico”, ha detto Tariq Zahir, dirigente di Tyche Capital Advisors, secondo cui, complice il ribasso del dollaro, il petrolio potrebbe finire per scendere fino a 95 dollari al barile. Per adesso, non sembrano pesare i timori su possibili interruzioni della produzione nel sud del paese, dopo l’esondazione del fiume Mississippi, che ha finora provocato danni per oltre 320 milioni di dollari.
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