VARESE E così ieri poco prima delle 20 i tifosi del Varese sono venuti a sapere dai titoli di Sky che ormai De Luca era passato all’Atalanta. Attendiamo lumi sul come e sul perché.
Se il Milan vende Ibra, Rosati può o forse deve fare lo stesso con De Luca. Però De Luca, per il Varese, vale mille volte lo svedese. La Zanzara non pesa il conto in banca per fare gol: San Siro o Parabiago, 500 euro o 5 milioni al mese, Sannino o Mourinho, sfonda comunque la porta. Entra in finale a Marassi o dalla panchina come nell’ultima partitella e fa le stesse cose, si accende allo stesso modo. Non sente il peso del palcoscenico, torneo dei bar o Atalanta-Juventus: quando te lo aspetti c’è sempre, e anche quando non lo aspetti: la pressione non lo schiaccia, lo esalta.
È un vincente (non si ricorda di lui un gol ininfluente). In campo, pensa a se stesso: è un talento inconsapevole d’esserlo, quasi non s’accorge nemmeno dello stadio in cui gioca o degli avversari che supera. Corre nel buio cercando sempre la stessa luce. È la sua unicità.
È leggero, elastico, rapidissimo, scaltro. Col tempo ha perfino sconfitto quella tendenza ad essere un veneziano, ora serve assist e porta via gli avversari.
De Luca è insostituibile per il Varese perché si divertiva giocando a calcio come sapeva divertirsi solo il Varese, e adesso chissà.
Guardando il papà immobilizzato, disse: «Lui mi mantiene, ma un giorno sarà io il capo famiglia. Diventerò un calciatore di serie A e lo porterò negli Stati Uniti per farlo operare». Ora potrà farlo, ed è l’unico motivo che ci rende felici.
De Luca è un patrimonio della città, è un uomo prima che un giocatore, e non era posseduto da nessuno se non dai tifosi (senza tifosi non esiste società e nemmeno squadra). Non è e non era solo un attaccante da vendere ma uno specchio di quello che siamo e della nostra anima.
È uno di noi che veniamo dal nulla: fu acquistato da Scapini, capo del vivaio, per 500 euro e un abbonamento omaggio alla Casmo. De Luca siamo noi che c’eravamo in Eccellenza e ci saremo sempre. De Luca lo puoi o forse persino lo devi vendere, ma hai il dovere di alimentare uno, cento e mille altri De Luca. Puoi privarti di un pezzo del futuro per garantirti il presente, ma intanto devi costruirtene un altro.
Andrea Confalonieri
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