No all’inceneritore, raccolta firme Farioli: «Il progetto va avanti»

Accam, il no al revamping ora è anche una raccolta di firme. La promuove il Movimento Cinque Stelle di Gallarate, Busto Arsizio e Castellanza, chiedendo alle amministrazioni comunali dell’Altomilanese di rinunciare all’ingente investimento (oltre 40 milioni di euro) programmato negli scorsi anni, ma ancora non avviato operativamente, per la ristrutturazione dell’inceneritore di Borsano.

Giampaolo Sablich, capogruppo a Cinque Stelle a Busto, chiede che «si applichi il principio di precauzione e che venga pertanto avviata la chiusura dell’inceneritore di Accam, a favore di impianti e metodi di recupero dei rifiuti che non impattino sulla salute umana e sull’ambiente e che si introduca la tariffa puntuale sui rifiuti».

Ma per il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli l’operazione di revamping «va avanti». Ricordando nel contempo che «lo studio di Accam sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti ci verrà presentato lunedì e lo valuteremo attentamente. Inoltre per garantire la massima trasparenza sul tema, il prossimo 4 febbraio abbiamo deciso di convocare una commissione ambiente dedicata in maniera specifica ad Accam, in cui saranno presenti anche i vertici della società».

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