05 Ott 2012
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VARESE Gli industriali giudicano la nuova mossa del governo. E approvano: bene la riduzione dei costi della politica, ora tagliate le tasse a cittadini e imprese perché siamo alle prese con una emergenza nazionale.
A parlare il presidente Gianni Brugnoli: «Da un lato, è necessario intervenire per completare le semplificazioni amministrative: gli oneri burocratici a carico delle imprese e dei cittadini continuano ad essere troppi e il posizionamento competitivo dell’Italia nello scenario internazionale, agli occhi degli investitori, resta ancora nella parte bassa della classifica. Dobbiamo assolutamente risalire».
Non solo: «con i risparmi che si otterranno nella spesa pubblica, è urgente restituire risorse a cittadini e imprese che si trovano oggi gravati da una pressione fiscale tra le più elevate al mondo. Non è pensabile di poter continuare per altro tempo in queste condizioni. C’è, per le famiglie più deboli, un rischio povertà che non è più solo dietro l’angolo,
ma è ormai una realtà tangibile. C’è, per le imprese, una prospettiva di mancanza di redditività che pone un’ipoteca pesante sulla possibilità di attivare nuovi investimenti e che mette addirittura a rischio la stessa sopravvivenza dell’azienda. La cui competitività passa anche attraverso un sistema fiscale più equilibrato, più coerente con la media dell’incidenza fiscale presente negli altri Paesi nostri concorrenti«».
m.lualdi
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