«Racconto la forza di quei bambini che in ospedale sanno sorridere»

Giacomo Campiotti, il regista varesino, traghetta la Rai in una nuova era con i “Braccialetti rossi”. Che fosse un lavoro diverso lo si era capito già dalle premesse, ma ora lo conferma lo stesso direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta: «Una serie importante per la Rai, una serie di rottura rispetto a molti canoni della fiction italiana». E c’è orgoglio e soddisfazione nelle parole del regista che si prepara a vedere questa nuova sfida proiettata in prima serata su RaiUno da domani (domenica 26 gennaio) sera.

In sei episodi, ecco una storia semplice e speciale che ritrae con umorismo e tenerezza la vita di sei ragazzini dagli 11 ai 17 anni, che in ospedale formano un gruppo e diventano inseparabili. «Sono contento – ha detto il regista varesino – ed è la prima volta che ho accettato di lavorare in una serie».

Aspettavo un progetto originale, rischioso, urgente… eccolo.

È la storia di sei adolescenti che si uniscono in un gruppo . I nostri sei ragazzi vivono ogni momento con un maggiore livello di intensità, profondità e vitalità perché vivono in un ospedale.

Insieme a Sandro Petraglia nelle sceneggiature abbiamo cercato di raccontarli proprio così: ragazzi “normali” che vivono semplicemente e pienamente il loro presente, anche se a volte è molto duro.

Una storia di solidarietà e coraggio che offre uno sguardo diverso sulla malattia, che riconosce una grande dignità ai malati e che potrebbe significare molto in un Paese edonista che spesso rimuove il dolore e la malattia e dove sembra che essere ammalati sia una vergogna. In questa storia ci sono sei eroi… e non sono tronisti o calciatori.

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