Trent’anni sui tacchi Ma solo se di qualità

Arrivare al momento giusto, mantenere prezzi competitivi, non lesinare un millimetro sull’altissima qualità ed essere flessibili. Sono questi gli ingredienti per una longeva storia artigianale.

E oggi il tacchificio M.C.F compie trent’anni: altro simbolo del Made in Varese. Al vertice aziendale Maria Frattini e Valerio Marchini, con loro tra soci e dipendenti sette persone per un fatturato annuo che si aggira intorno ai 600mila euro.

Tutto parte negli anni Ottanta: «Con una macchina presa in prestito e un capannone in affitto a Caronno Varesino», racconta Marchini. La prima commessa: due milioni di vecchie lire. Poi la grande produzione: 300mila tacchi all’anno e un capannone, quello di via Milani a Castiglione Olona, che passa da 170 a 700 metri quadrati. Momenti buoni, momenti meno buoni.

«Ma ci abbiamo sempre creduto. Non abbiamo mai cambiato il nostro modo di lavorare», racconta Marchini. Con i tacchi che vengono realizzati praticamente a mano: solo il 30% della produzione è affidato ai macchinari.

La fasciatura in cuoio, ad esempio, è eseguita a mano. M.C.F lavora per marchi d’alta moda: è tutto Made in Italy, compresa la provenienza dei materiali. E al cliente si offrono anche idee come la possibilità di inserire cristalli a decoro dei tacchi. La crisi c’è ma il tacchificio ha chiesto di avere accesso alla Cassa integrazione soltanto nel 2012. E per il futuro? «Continuare a lavorare – conclude Marchini – Continuare a scommettere su di noi». Come minimo per almeno altri 30 anni.

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