«Chekhov è attuale E il mio prof sul palco racconta l’egoismo»

Michele Placido, Sergio Rubini e Marco Bellocchio portano sul palco di piazza Repubblica “Zio Vanja” di Anton Pavlovich Chekhov. L’appuntamento con la perla preziosa del cartellone del teatro di piazza Repubblica è per questa sera , alle 21.

In scena due grandi interpreti dello spettacolo italiano per uno dei più celebri drammi del repertorio checoviano: Sergio Rubini, veste i panni del protagonista del titolo, e Michele Placido, a cui è affidato il ruolo del professor Serebrjakov, calcano insieme la scena diretti da Marco Bellocchio.

A raccontarci questo ambizioso allestimento è il maestro Michele Placido.

Punto di partenza è la Goldenart production con la quale io e mia moglie realizziamo spettacoli e proposte teatrali. Abbiamo deciso di proporre al regista Bellocchio due spettacoli: “Il visitatore” con Haber e Boni, e poi “Le tre sorelle”, ma non ne era convinto e così ha scelto “Zio Vanja”.

Ho già lavorato con lui a teatro per il “Macbeth” a Roma, e poi ha già seguito la regia di altri spettacoli di Chekhov, anni fa con “Il Gabbiano”. E poi perché è un grande regista di cinema con attitudine nelle vicende familiari. Bellocchio ha la mano felice in queste questioni.

Come ha reagito finora il pubblico?

Non lo devo dire io… posso dirle che è stato un record al Quirino di Roma e a Napoli. È stata già confermata a tournee in tutta Italia per il prossimo anno. Quando abbiamo pensato a questo spettacolo si puntava a un successo, con dei nomi importanti come Rubini, Bellocchio ed io. E non credo che Varese sarà da meno.

Speriamo di non deluderla.

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