I sacchi della spazzatura a Gallarate sono discariche

Nel “migliore” dei casi ad essere recuperate erano cartacce gettate con ogni probabilità da passanti non certo da prendere quali esempi di buona educazione. Ma in quei cinquanta, sessanta, anche settanta sacchi di dimensioni condominiali che a ogni uscita “straordinaria” di pulizia l’Amsc ha raccolto nell’arco di questi ultimi tre mesi ci si è riusciti davvero a mettere di tutto. Dai singoli sacchi della spazzatura a ciarpame di ogni tipo, molto spesso collegabile a sgomberi di cantine e garage. Da scarti di attività lavorative a bottiglie e lattine. Da elettrodomestici a pneumatici e latte di vernice.

Nell’elenco del materiale raccolto e legato all’inciviltà di chi l’immondizia la smaltisce gettandola abusivamente lungo strade, boschi e campi ci è entrato veramente ogni tipo di pattume. E quello che, anche fotograficamente, gli addetti alla raccolta hanno documentato riguarda duecento interventi in luoghi costantemente controllati e soggetti, una volta alla settimana dallo scorso mese di giugno, a una pulizia straordinaria costante sul territorio gallaratese. Toccando alcuni “punti critici” all’interno, appunto, di un servizio straordinario concordato tra Amsc e Comune di Gallarate avvalendosi del supporto della cooperativa Naturcoop. E andandosi naturalmente ad aggiungere alla raccolta tradizionale.

«La cooperativa assegnataria del servizio – spiega Sergio Praderio, presidente di Amsc – si avvale di lavoratori che hanno sperimentato o vivono diversi tipi di disagio, promuovendone il reinserimento sociale. La scelta di utilizzare un soggetto esterno alla multiutilities nasce dalla necessità di concentrare il nostro personale sulle attività tradizionali, sempre molto impegnative».

Quelle che si sono rivelate essere vere e proprie “minidiscariche” abusive sono documentate dalle perlustrazioni costanti nelle zone di via Sicilia, Calatafimi, Milano (area retrostante i centri commerciali). Tognasca, Aleardi, delle Querce e Toscana e in quella di via dell’Unione Europea, via Gran Bretagna, via Olanda, via per Besnate, via delle Betulle (a lato della ferrovia) e via degli Aceri.

«Sappiamo – commenta l’assessora all’Ecologia Cinzia Colombo – che poco dopo il passaggio degli addetti il barbaro di turno può tornare a colpire, rendendo meno evidenti i risultati raggiunti, comunque notevoli. La persistenza del fenomeno è nota, non certo limitata alla nostra città e in buona parte riconducibile all’impossibilità di tenere sotto sorveglianza l’intero territorio 24 ore su 24. Abbiamo comunque deciso di affrontare la questione con un’iniziativa che, nella sua sistematicità, non ha precedenti a Gallarate. La raccolta straordinaria è affiancata a una sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole, avviata da tempo».

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