Dipendenti inventano il business «Così salviamo il posto di lavoro»

VARESE Gruppo Zero, questo il nome del gruppo fondato da circa 14 dipendenti del Coin di Varese. Il loro obiettivo è quello di scongiurare la crisi e difendere il proprio posto di lavoro con le unghie e con i denti. Il commercio in generale, in questo specifico periodo storico, sta soffrendo moltissimo. La crisi non penalizza più solo i piccoli commercianti, ma si fa sentire anche nelle grosse aziende.Così, anche al Coin si è registrata in questo periodo qualche difficoltà. Seppur ben lontani dalla possibilità di una chiusura del punto vendita, alcuni dipendenti sono dunque scesi in campo preventivamente con alcune iniziative che possano incrementare il numero di clienti. Con l’appoggio del direttore del Coin di Varese, Richard Picchi, il Gruppo Zero ha deciso di organizzare un’attività su base volontarietà di marketing sul territorio.Questa attività di marketing si sta concretizzando nella realizzazione di un evento in programma venerdì 30 novembre.«Molte aziende stanno chiudendo – spiegano i ragazzi del Gruppo Zero – e molti di noi non sono dipendenti Coin, ma sono assunti dalle aziende partner che espongono il proprio marchio all’interno del Coin. Il nostro posto di lavoro dipende molto dai fatturati».«In prospettiva – proseguono – se un’azienda, tra uno, due o tre anni, non porterà a

casa il fatturato preventivato potrà decidere di ridurre le ore del personale o di non rinnovare i contratti attualmente in essere. Così, abbiamo deciso di muoverci noi dipendenti in un’ottica preventiva: l’obiettivo è quello di non arrivare a quella situazione». Così, sfruttando la serata del 30 novembre dedicata ai clienti in possesso della Coin card, che prevede uno sconto natalizio del 20%, hanno deciso di dare una spinta al commercio con l’organizzazione di manifestazioni culinarie previste su ogni piano, degustazioni di vini, grappe, salumi e formaggi, ballerine, dj set, personal shopper e molto altro: tutto a disposizione dei clienti gratuitamente. Il punto vendita rimarrà aperto fino alle 21.«Abbiamo contattato alcune aziende locali per chiedere loro di offrire gratuitamente il proprio servizio e le proprie pietanze durante la serata – continuano i ragazzi – In cambio offriamo loro visibilità: Coin è un polo di attrazione molto forte, parliamo di tremila ingressi al giorno. La collaborazione è l’unico modo per organizzare iniziative a costi molto ridotti e per riuscire a sopravvivere alla crisi». Così, quando i tempi si fanno bui, grandi e piccoli commercianti uniscono le proprie forze per dar vita a nuove idee da mettere in campo nel tentativo di risollevare le sorti di ciascuno. E incrociano le dita.

s.bartolini

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