La Regione vuole dare più potere ai sindaci per frenare la diffusione incontrollata delle slot. Linea dura, quella affermata nel vertice di mercoledì al Pirellone, un tavolo rotondo al quale si sono seduti oltre ai rappresentanti dello stesso ente regionale, l’Anci, dodici Prefetti e Questori per trovare una linea comune sulle macchinette a soldi contrastando le ludopatie da esse generate.
A Luino si discute ormai da qualche tempo sul tema slot, dopo che sono state concesse da parte della Questura competente le autorizzazioni per l’apertura di due nuove sale giochi in centro città.
I fatti risalgono al 2013, poco prima che entrasse in vigore il nuovo assetto legislativo regionale. Sul maggior potere che, ad oggi, le amministrazioni locali avrebbero nel rilasciare le autorizzazioni amministrative per le nuove sale gioco i vertici della politica luinese commentano: «Da tempo stiamo cercando di costruire l’impostazione di un regolamento volto a limitare l’impatto di questo genere di attività; attività per altro non da demonizzare ma sicuramente da gestire al meglio –dichiara il vicesindaco di Luino, – Le istituzioni stanno vivendo un
riassetto dalla periferia ai vertici; per questo plaudo all’interessamento regionale che mette al centro ancora il Comune come ente in grado di capire le reali necessità del territorio. Solo in queste sale si riesce a raccogliere veramente i pareri pro e contro slot come quelli che quotidianamente ascoltiamo, riuscendo anche a capire chi può svolgere seriamente e nel rispetto della legge le attività imprenditoriali legate al gioco e chi no. La centralità del comune è quindi essenziale per regolare il fenomeno slot e gioco».
La linea dura contro le macchinette e la direttiva pro amministrazioni locali, che avrebbero così nuovi poteri sulle licenze, è stata sostenuta anche dallo stesso governatore che ha annunciato un coinvolgimento del territorio nel suo complesso, una sperimentazione che vede uniti il Ministero dell’interno, la Regione e i Comuni, tre livelli volti a tutelare i soggetti vittime del gioco a soldi. Il sindaco di Luino, , sposa la fermezza della Regione e va oltre, dedicando un’ultima analisi proprio a chi nelle sale slot si rovina: «Sono pienamente d’accordo con il governatore Roberto Maroni; fosse per me, vieterei completamente il gioco e le slot –termina- una vera piaga sociale che colpisce le fasce più deboli e fa ricadere i costi sui servizi dei comuni».
© riproduzione riservata