Tivù digitale, ci risiamo ancora Nuovi difetti «mangia-soldi»?

VARESE Nevica e la televisione non si vede più. La neve che si deposita su antenne e parabole tanto più è soffice, tanto più “inquina” il segnale, facendolo “ballare”. Ecco servita un’altra pecca del digitale terrestre. E, tanto per girare il coltello nella piaga, il prossimo anno potrebbero arrivare altri problemi, questa volta in concomitanza con l’introduzione della Long Term Evolution (Lte). Secondo alcuni antennisti, la tecnologia di quarta generazione per la banda larga mobile potrebbe interferire con le frequenze del digitale terrestre. «Oggi i canali del digitale terrestre arrivano a 69, ma già da gennaio saranno ridotti a 60 per lasciare spazio a internet di quarta generazione – spiega Stefano Corbetta, antennista di via Giusti – Il fenomeno andrà a interessare specialmente le città, dove gli impianti sono tanti. L’utente dovrà dunque “filtrare” le frequenze con un filtro che dovrà essere installato da un antennista e il cui costo potrà oscillare dai dieci euro in su».Da gennaio, dunque,

potrebbe capitare di veder sparire il segnale, di veder traballare l’immagine o di sentire l’audio che salta. «L’interazione di una nuova tecnologia all’interno di un’altra provoca sempre problemi, soprattutto per come si fanno le cose in Italia» afferma Maurizio Giorgetti, elettricista di Busto Arsizio.«Già adesso abbiamo problemi legati al digitale terrestre così com’è, figuriamoci come potrebbe funzionare andandolo a toccare ancora. Come se non bastasse, bisogna considerare che le trasmissioni via etere passano per antenne diverse tra loro, per cui i problemi saranno non solo tanti, ma anche tutti diversi. Per far funzionare gli impianti non esiste un protocollo da seguire, ma ogni situazione è a sé e va affrontata con esperienza e capacità. Io sono del parere che queste nuove tecnologie portino pochi vantaggi e molti costi. Lo si è visto con il digitale terrestre: adesso le persone sono più scontente di prima e hanno speso più soldi. Ad arricchirsi sono sempre in pochi, a perderci in tanti».

Il servizio completo sul giornale in edicola domenica 16 dicembre

s.bartolini

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