Gli agenti della Polizia locale, scherzando tra di loro, l’hanno definita “la birillata”. La realtà dei fatti è meno divertente, visto che i danni ora saranno completamente a carico del comune.
Abbattuti martedì sera, da poco erano passate le 21, una mezza dozzina dei paletti installati lungo corso Sempione, di fronte alla sede di un istituto bancario, per impedire la sosta selvaggia. Responsabile un uomo, originario del Bangladesh, che ha abbattuto come fossero birilli gli elementi di arredo urbano.
Nessuna conseguenza per l’automobilista, uscito fortunatamente illeso dallo scontro che ha causato autonomamente. Motivo? Diversi bicchieri di troppo. Ai controlli, il conducente del veicolo risultava ben oltre la soglia massima consentita per legge. Per lui è quindi scattata la contravvenzione per guida in stato di ebbrezza con la sospensione della patente. Ad aggravare i contorni della vicenda, il fatto che la vettura fosse sprovvista di assicurazione, circostanza per la quale gli agenti della Polizia locale hanno staccato un verbale. Il problema, però, è che non essendoci polizza, toccherà al comune mettere mano al portafoglio per ripristinare gli elementi di arredo urbano.
Solo in un secondo momento Palazzo Borghi potrà rivalersi sul diretto responsabile. Ma per questo servirà una causa e insomma ci vorrà del tempo. Ammesso che si arrivi poi ad un verdetto favorevole per l’amministrazione comunale gallaratese.
La “birillata” di questo cingalese, insomma, avrà qualche conseguenza sulla cittadinanza. Specie perché erano stati diversi cittadini gallaratesi a sollevare il problema della sosta selvaggia lungo corso Sempione, scattando e pubblicando sui social network le foto delle vetture posteggiate sul marciapiede.
Ora che la metà dei paletti è stata abbattuta, però, chissà che qualche conducente indisciplinato non riprenda con la pessima abitudine di lasciare la propria auto sul marciapiede, rendendo difficoltoso o addirittura impedendo il passaggio dei pedoni. Tutto a causa di qualche bicchiere di troppo e di un vero e proprio strike tra i “birilli”.
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