Morto nel frontale E’ un dipendente Sea

Battista Ersilio Fantin, 42 anni di Cassano Magnago, è la vittima del pauroso frontale successo nella notte tra sabato e domenica in via Marconi a Cassano Magnago. Lavorava all’aeroporto di Malpensa alla movimentazione dei carrelli dei bagagli.

La notizia della tragedia nella quale ha perso la vita Fantin ha fatto il giro della città tanto che ieri mattina a Cassano non si parlava d’altro. Fantin era sposato e aveva due figli, viveva in via San Giulio a due passi dal centro abitato. La sua scomparsa ha addolorato i vicini di casa che hanno appreso la notizia solo nelle ore successive all’incidente: «L’avevo incontrato pochi giorni fa – racconta – appena abbiamo saputo ciò che era successo siamo rimasti scioccati. È una tragedia che ci ha lasciato tutti senza parole, non potevo proprio crederci. Siamo traumatizzati. Era un ragazzo perbene e molto estroverso e simpatico. Amava profondamente la vita. E il suo lavoro a Malpensa».

Incredulità in via San Giulio e tanto cordoglio. Sono diverse le persone che hanno assistito alle fasi immediatamente successive all’incidente soccorrendo i feriti. In tanti si sono adoperati per dare una mano in momenti di grandissima concitazione come quelli vissuti domenica notte: «Ho cercato di fermare il traffico – sottolinea – perché dopo l’incidente la situazione che si era creata era molto pericolosa. Poi sono arrivate le

ambulanze, i mezzi dei vigili del fuoco che hanno estratto i feriti dalle lamiere e la polizia stradale. Quando lo hanno estratto dalla macchina non dava segni di vita, aveva ferite alla testa e si capiva che salvargli la vita sarebbe stato molto difficile».E continua: « È una tragedia. In passato con la vecchia amministrazione erano già stati richiesti degli interventi per aumentare la sicurezza».

«Si è sentito un botto fortissimo – racconta un automobilista – mia moglie si è svegliata eppure noi viviamo dietro la palazzina. Poi si sono sentite ambulanze e sirene». Fantin era molto apprezzato per le sue qualità umane: «Ricordo il suo sorriso e la sua disponibilità – racconta un altro vicino di casa – era gentile. A Malpensa faceva i turni, non so se domenica stava tornando a casa o se stava andando al lavoro. Era una persona che si dava un gran da fare, un lavoratore». Nei prossimi giorni verrà fissato il funerale.

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