Afghanistan/ Dietrofont servizi, non confermano morte Mullah Omar

Kabul, 23 mag. (TMNews) – Dietrofont dei servizi segreti afgani. Dopo una prima conferma, adesso un portavoce dei servizi di intelligence di Kabul rettica. L’agenzia afgana per le informazioni (Nds) “non può confermare” la morte del Mullah Omar, che sarebbe scomparso dal suo nascondiglio pachistano da quattro o cinque giorni, ha detto oggi il portavoce del Nds in conferenza stampa.

Nel pomeriggio è attesa a Kabul una conferenza stampa del presidente Hamid Karzai o del capo dei servizi di intelligence locali (ma, rivelano fonti da Kabul, l’appuntamento potrebbe anche saltare sostituito di fatto dalle dichiarazioni del portavoce dell’intelligence). La missione Isaf della Nato, dal canto suo, non conferma, mentre i talebani smentiscono categoricamente la notizia. “E’ pura propaganda, è totalmente impossibile”, ha dichiarato un portavoce, Zabihullah Mujahid.

Secondo alcune voci diffusesi in mattinata, il mullah Omar sarebbe stato ucciso due giorni fa durante il suo trasferimento in una regione tribale al confine tra l’Afghanistan e il Pakistan. Ma su come siano davvero andate le cose, al momento, non ci sono certezze. Il presunto coinvolgimento del potente network di Maulvi Jalaluddin Haqqani

e del figlio Sirajuddin, secondo fonti qualificate contattate da Tmnews, lascerebbe pensare a uno “scontro interno” alla leadership talebana. Il mullah Omar, infatti, nelle ultime settimane avrebbe lasciato trapelare la sua intenzione di trattare un accordo di riconciliazione con il governo di Kabul, ipotesi esclusa dai gruppi più radicali, come appunto quello di Haqqani.

Un’altra ipotesi accreditata a Kabul è quella che il Mullah Omar fosse scortato da uomini dei servizi segreti pachistani: il suo convoglio sarebbe stato intercettato dall’esercito e il leader dei talebani sarebbe rimasto ucciso in un conflitto a fuoco tra le due parti. In questo caso non sarebbe chiaro, ha aggiunto la fonte a Tmnews, se per “errore” o per “influenzare i colloqui di pace”. Di certo, Islamabad sta provando da tempo a catturare o uccidere il mullah Omar per mostrare al mondo che non si nasconde, come faceva Osama bin Laden, in aree urbane pachistane, ma nella regione al confine con l’Afghanistan. Di contro, le autorità pachistane devono far fronte alle accuse rivolte a una parte del suo servizio di intelligence, che sarebbe direttamente coinvolto nella protezione e fuga del leader dei talebani.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si era detto pronto domenica a ripetere l’operazione compiuta ad Abottabad per uccidere Bin Laden, qualora l’intelligence Usa fosse venuta in possesso di dati certi sulla presenza del mullah Omar in una determinata città del Pakistan. “Il mullah Omar guida i mujahiddin dall’Afghanistan. E’ in Afghanistan. Smentisco totalmente le informazioni sulla sua morte”, è stato il commento del portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid.

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