BUSTO ARSIZIO «Muoviti. Dacci il cappello e il cellulare». Venerdì sera un ragazzo è stato fermato da alcuni coetanei vicino alla stazione dello Ferrovie dello Stato di Busto Arsizio. I quattro, tutti minorenni, due italiani e due stranieri, lo hanno accerchiato con fare minaccioso e gli hanno intimato di consegnare cellulare e telefonino di marca. Il giovane, terrorizzato, inizialmente si è rifiutato ma i componenti della baby gang l’hanno picchiato e hanno conquistato, con la forza, il bottino.
I carabinieri dell’aliquota radiomobile del Nor di Busto, in giro per un servizio di controllo straordinario del territorio, stavano però perlustrando la città e li hanno subito intercettati. Alla vista dei carabinieri i quattro hanno provato a scappare, senza grande fortuna. I ragazzini non avevano nessuna voglia di farsi bloccare. Per calmarli e trattenere la loro reazione è stato necessario che intervenissero anche una volante del Commissariato di Polizia e una pattuglia della Polizia Locale.
Una volta arrivati in caserma i quattro hanno continuato a negare ogni responsabilità, non abbandonando mai il loro fare spavaldo. A loro sfavore, però, cappello e cellulare, trovati all’interno di uno dei loro zaini. Ad inchiodarli, poi, la testimonianza del ragazzo che era stato picchiato e derubato, che li ha riconosciuti. Due dei componenti della baby gang avevano già altri precedenti per reati contro il patrimonio. Tutti e quattro sono stati denunciati a piede libero per rapina
in concorso. Nel corso della notte tra venerdì e sabato i carabinieri del Nor hanno identificato in totale più di novanta persone, controllando cinquanta vetture. Tra queste ci sono state altre due denunce. Una persona è stata trovata alla guida con la patente contraffatta. Un altro è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Altre quattro persone sono invece state pizzicate con modeste quantità di droga. Per loro è scattata la segnalazione agli organi competenti.
b.melazzini
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