Il “Cubo” di Audio Porfidio da piazza Garibaldi trasloca in viale Sicilia: «Lo faccio per evitare polemiche».
Ma il Pd contesta i costi dello spostamento, a carico dell’amministrazione comunale.
Settimana scorsa , l’ex consigliere comunale della Voce della Città che aveva posizionato l’opera nell’aiuola di piazza Garibaldi in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha assistito alla rimozione del controverso “Cubo”, spostato al centro della rotatoria all’incrocio tra viale Sicilia e via Marco Polo.
Il trasloco era stato annunciato la sera prima in consiglio comunale dall’assessore al Verde urbano , proprio quando si sarebbe dovuta discutere la mozione di Forza Italia che chiedeva la di rimuovere il monumento. «Per evitare ulteriori polemiche e strumentalizzazioni – precisa Porfidio – ho deciso di donare il “Cubo” all’amministrazione comunale, chiedendo che venisse posizionato nell’aiuola di viale Sicilia. Rimango convinto del fatto che il monumento all’Italia unita stesse meglio nella piazza intitolata a Garibaldi, ma siccome credo fermamente nei valori dell’Unità d’Italia e voglio testimoniarli con quest’opera, ho preferito evitare altre discussioni».
Così l’aiuola di piazza Garibaldi rimarrà sguarnita, mentre il “Cubo” è in bella mostra in mezzo all’aiuola realizzata nell’ambito del progetto di riqualificazione del cavalcaferrovia di viale Sicilia, che rappresenta l’accesso alla zona industriale di Sacconago. Meno centrale ma più visibile, su un’arteria molto trafficata della città.
Soddisfatto anche l’ex capogruppo Pdl , autore della mozione che chiedeva la rimozione del “Cubo” da piazza Garibaldi: «Il monumento sta molto meglio dov’è ora».
Caso chiuso? Nemmeno a parlarne, perché stavolta è il Pd che con un’interrogazione critica «lo spreco» di 1.200 euro a carico di Palazzo Gilardoni, «inopportuno in tempo di crisi». Tanto che «ad averlo saputo prima, ci saremmo battuti per lasciare l’opera dov’era».
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