A Busto “Piovono mattoni” La protesta di mille studenti

«Altro che tre milioni per il palaghiaccio, ci sono le nostre scuole da sistemare». In centro a Busto “Piovono mattoni”: è lo slogan della protesta studentesca che ieri mattina ha raccolto un migliaio di ragazzi delle scuole superiori di tutta la provincia, e anche oltre, in corteo tra piazza Santa Maria e via Fratelli d’Italia. Fuori dal municipio il concentramento finale che, dopo gli appelli al sindaco Gigi Farioli a scendere, ha avuto come esito un confronto diretto tra una delegazione degli studenti e l’assessore all’educazione Claudio Fantinati.

In piazza il comitato studentesco di Busto e il collettivo studentesco di Varese, per una protesta pacifica, al di là di qualche episodio di contorno (scritte spray sulla sede di una banca), ben sorvegliata dalla Polizia. I ragazzi, accompagnati da una rappresentanza di genitori e di addette alle pulizie delle scuole (con gli stipendi in ritardo), hanno puntato il dito soprattutto sulle inefficienze strutturali degli istituti (dal “vecchio” Isis Facchinetti all’appena inaugurato liceo artistico Candiani, dove ci sarebbero carenze nelle attrezzature e persino «macchie di muffa sui pilastri») e dei servizi, come gli autobus per raggiungere le scuole. Nel mirino in particolare «i tre milioni messi a bilancio per un inutile palaghiaccio, che potrebbero essere spesi per mettere a posto le nostre scuole che cadono a pezzi».

Non ci sta, di fronte alle accuse piovute sull’amministrazione provinciale che si occupa della gestione e della manutenzione degli istituti scolastici superiori, il commissario di Villa Recalcati Dario Galli. «È sacrosanto che gli studenti possano criticare, ma gli anni settanta ormai sono passati – commenta Galli – da loro mi aspetterei una protesta più matura e propositiva, basterebbe scriverci e segnalarci puntualmente i problemi e interverremmo appena possibile. E non sarebbe male se la stessa veemenza mostrata nei confronti degli enti locali si indirizzasse anche contro lo Stato centrale per ottenere più risorse nei nostri bilanci, in cui già destiniamo ogni anno ingenti stanziamenti alla manutenzione delle scuole». Istituti che, per il commissario della provincia, «sono in situazioni più che decorose, incluso il Facchinetti che è il più impegnativo e difficile da gestire, e su cui tutti gli anni effettuiamo importanti investimenti, 5-600mila euro solo nell’ultima giunta».

BUSTO ARSIZIO

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