GALLARATE È bastato un colpo di clacson per scatenare la furia di due uomini. Che hanno aggredito con violenza, e senza motivo, un uomo di 46 anni e sua madre di 74. Al punto da provocare loro lesioni rispettivamente per 30 e 25 giorni di prognosi. Una furia esplosa senza motivo al semaforo di via Vittorio Veneto a Gallarate. Per questo due fratelli, di 31 e 24 anni, gallaratesi e già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona, il patrimonio, armi, droga e guida in stato di ebbrezza, sono stati arrestati ieri dagli agenti del commissariato di polizia cittadino.
Anche perché l’aggressione si è svolta sotto gli occhi allibiti di diversi passanti che poi hanno aiutato gli agenti a ricostruire l’episodio. Avvenuto poco dopo le 11. Quando figlio e madre stavano viaggiando in macchina, vicino al centro commerciale all’incrocio con via Sanzio. All’improvviso si sono visti tagliare la strada da un’altra autovettura che, dopo una manovra azzardata e pericolosa, ha inchiodato all’altezza del semaforo. La donna, che era alla guida, si è così spaventata e ha reagito d’istinto suonando il clacson. Gesto che ha scatenato la furia del guidatore. Il 31enne che era al volante, infatti, è sceso dall’auto e si è scagliato contro il figlio della donna. Dopodiché, mentre i testimoni lanciavano l’allarme, si è fermato. Ma solo per cercare rinforzi. È ripartito e dopo poche decine di metri ha caricato a bordo il fratello più giovane. E con un’altra folle manovra sono ritornati all’incrocio. Dove hanno ripreso ad aggredire l’uomo e, stavolta, anche l’anziana madre.
Dopodiché i due sono cercando di far perdere le proprie tracce. Tentativo inutile perché la targa era già stata annotata. E agli agenti del commissariato è bastato aspettarli a casa per bloccarli. I due hanno però cercato di negare. Tentativo inutile visto che sono stati riconosciuti sia dai testimoni, sia dalle due vittime. Per i due fratelli si sono così aperte le porte del carcere di Busto Arsizio.
A. Pag.
f.artina
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