La pubblicità diventa arte in una mostra che è già evento

La pubblicità come arte applicata e servizio sociale, lontana dalla solita funzione di megafono del prodotto, ma strumento di conoscenza e indagine, di crescita culturale.

È l’intento che anima la “strana” mostra-evento-convegno “Anche uno shampoo si merita un’idea”, che nelle intenzioni dovrebbe ricordare i trent’anni di carriera del pubblicitario varesino Pasquale Diaferia, e in realtà pone le basi per un dialogo aperto con la città, le istituzioni, le aziende e tutti gli uomini di “buona creatività”.

Accolta nel nuovissimo spazio “Futuro anteriore” di via Speri Della Chiesa 3 a Varese, «un laboratorio di idee in cui la comunicazione diventa cultura progettuale», come lo ha definito Paola Repetto, portavoce del Gruppo Trenta titolare dei locali, la mostra presenta, fino a venerdì 6 dicembre, l’intero percorso professionale di Diaferia, con trenta spot delle sue principali campagne pubblicitarie, nonché fotografie, disegni e articoli di giornale, differenziati in sei aree tematiche tra stampa e web.

Tornando al titolo dell’evento (autofinanziato e con il patrocinio del comune), “Anche uno shampoo si merita un’idea”, l’occhio corre ai disegni che all’epoca, parliamo dei guerrieri anni Ottanta, corredavano la campagna pubblicitaria dello shampoo Clear, e saranno in mostra in via Speri Della Chiesa, vere icone di un modo altro di fare pubblicità, come ha ricordato Diaferia alla conferenza stampa di presentazione.

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