COMERIO Sono tempi difficili, e delicatissimi per gli esuberi. Ma Whirlpool non rinuncia a un corso per dipendenti su un tema particolare: “Dimmi come mangi: dal fuoco dei primitivi allo chef a domicilio”. Parte insomma un corso su civiltà della tavola e cultura del cibo
Al via giovedì 19 gennaio nel Centro Operativo Europeo di Comerio, la serie di cinque incontri sulla cultura del cibo. Il corso, che rientra nell’iniziativa Whirlpool Health Works, il programma per la salute e il benessere dei dipendenti, sarà tenuto da Pierre Ley, Media relations manager di Whirlpool Europe, membro dell’Accademia Italiana della Cucina e blogger gastronomico.
Dal simposio greco alla cena nella casa di Levi del Veronese; dal Pranzo di Babette di Karen Blixen a la Grande abbuffata di Ferreri, ma anche le tecniche di cottura e di conservazione dei cibi dalla preistoria all’avvento degli elettrodomestici Sesto Senso e le nuove tendenze della convivialità: il cibo, oltre a essere nutrimento del corpo, è anche storia, pittura, letteratura, cinema, scienze alimentari, socialità. In una parola cultura. Sotto questo angolo visuale prende le mosse il corso “La civiltà della tavola”, al via giovedì 19 gennaio nel Centro Operativo Europeo di Whirlpool a Comerio.
Strutturato in cinque incontri, il ciclo rientra nell’iniziativa Whirlpool Health Works, il programma per la salute e il benessere dei dipendenti che ha visto, nei mesi scorsi, lo svolgimento di corsi su cibo e salute e sullo stress. «Questi corsi, che riscuotono sempre grande interesse, rappresentano un benefit tipico della politica aziendale -afferma Giuseppe Geneletti, director corporate communications and learning & development di Whirlpool EMEA-: fare cultura, creare una maggiore consapevolezza su un aspetto di fondamentale importanza come il cibo non è soltanto coerente con una realtà leader nel mercato degli elettrodomestici, ma dimostra l’attenzione verso i dipendenti e il loro benessere nella vita di tutti i giorni».
Se infatti è vero che siamo quello che mangiamo, anche il “come” merita di essere approfondito, perché svela molto dell’identità del commensale, la sua epoca, il suo luogo, il suo status sociale, il suo grado di istruzione.
«La cultura del cibo è specchio fedele di una società e della sua epoca -spiega Pierre Ley, Media relations manager di Whirlpool Europe, oltre che membro dell’Accademia Italiana della Cucina e blogger gastronomico che terrà il corso-. Si tratta di una lente di ingrandimento per leggere, a partire da elementi all’apparenza insignificanti, la storia dell’umanità nei suoi snodi fondamentali; guerre, carestie, invasioni, migrazioni, periodi di prosperità, scoperte geografiche e fisiche. In questa opera di riscoperta siamo aiutati dalle opere d’arte e dalla letteratura, che ci forniscono particolari su pratiche gastronomiche e conviviali che altrimenti ignoreremmo e che formano comunque la nostra identità culturale. Avremo dei contributi in questi incontri portati dai tecnici Whirlpool del centro ricerche di Cassinetta di Biandronno, che si occupano della conservazione dei cibi e ne studiano gli sviluppi, e di un new chef a domicilio attivo sui social media».
m.lualdi
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