Trova le sue foto su un sito hard Modella querela il fotografo

BUSTO ARSIZIO – Giovane modella ritrova delle sue foto “artistiche” pubblicate su un sito dal contesto hard. Scatta la denuncia per diffamazione ai danni del fotografo che eseguì gli scatti. Gli inquirenti stanno anche cercando di accertare chi sia l’amministratore del sito incriminato: qualora non si trattasse del fotografo scatterebbe un secondo deferimento all’autorità giudiziaria.

La vicenda narra della diffamazione ai tempi del web. L’intera azione si svolge infatti in rete. Perché la modella ha saputo dell’utilizzo improprio di quegli scatti da un’amica che avrebbe rintracciato le immagini su un social network e, oltre all’ira della ragazza, è scattata anche la denuncia. A rispondere del non autorizzato utilizzo delle immagini è un fotografo di 50 anni residente a Busto Arsizio. La vittima è una bella ragazza di 24 anni residente nel basso varesotto.

E’ lei a commissionare gli scatti al fotografo: nulla di volgare. La ragazza non è nuda e non si è fatta immortale in pose volgari. Gli scatti la ritraggono in un parco, sorridente, maliziosa con le forme ben disegnate ma mai nude. La modella, tra l’altro, mette per iscritto, nero su bianco, che non autorizza l’utilizzo di quelle foto in contesti pornografici, erotici, xenofobi o che istighino alla violenza. Gli scatti le servivano evidentemente per promuovere la propria immagine professionale.

E invece si è ritrovata su un sito aperto nel 2008 (che reca il divieto ai minorenni a causa dei contenuti hard), con il volto pxelato ma di fatto riconoscibile, con “didascalie” alle immagini che la dipingono come fantasiosa, lasciava e dispobile a chattare parlando di sesso. Nel sito si specifica che la ragazza non è disponibile a degli incontri, ma per chattare con lei o accedere all’intera gallery è necessario compilare un modulo e inserire il codice di una ricarica telefonica di una specifica compagnia. In sintesi la ragazza si è ritrovata trattata da cyber squillo a sua totale insaputa. Di qui la denuncia. La querela, depositata in procura a Varese, sarà trasmessa a Busto Arsizio per competenza territoriale. La querelante dovrebbe a breve chiedere l’oscuramento del sito attraverso il suo legale.
S. Car.

b.melazzini

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