Ligornetto chiude i battenti Frontalieri costretti a fare la coda

CLIVIO La “scorciatoia” di Ligornetto, utilizzata dai frontalieri per evitare le code al Gaggiolo e sulle altre arterie della fascia di confine, va in pensione. Perché, salvo ulteriori ricorsi all’autorità giudiziaria svizzera, il centro storico del comune ticinese di frontiera sarà chiuso al traffico.

Lo hanno deciso i cittadini. Che domenica, nel corso del referendum civico «sul blocco della circolazione di passaggio», hanno dato il loro parere favorevole all’iniziativa del comune. Su 1.284 possibili votanti, si sono recati alle urne in 836. E 469 hanno detto sì alla proposta del Consiglio comunale, 360 invece i contrari. Più sei schede bianche e una nulla. Risultato che spalanca le porte al divieto generale di circolazione nell’area compresa tra via piazza della Pesa, la rotonda in zona Segurida e l’incrocio in prossimità del sottopassaggio della superstrada in zona La Guardia.

Il blocco del traffico, al quale si aggiungerà l’introduzione del limite 30 all’ora in quasi tutti i comparti residenziali, colpirà però solamente i frontalieri. Visto che verrà applicato a fasce orarie. Ovvero dal lunedì al venerdì tra le 5 e le 8 e tra le 16.30 e le 19.30. Proprio gli orari in cui i lavoratori del Varesotto, spostandosi per raggiungere le aziende del Ticino, intasano le vie del piccolo paese. Con quasi diecimila auto che attraversano quotidianamente le vie del centro storico e punte di 800 veicoli l’ora. Soddisfatto, ovviamente, il sindaco Marco Pina.

«Il Comune è felicissimo – ha sottolineato il primo cittadino – innanzitutto perché vi è stata una risposta chiara da parte dei cittadini, che hanno partecipato alla votazione. E con oltre il 65% dei votanti posso tranquillamente affermare che l’obiettivo è stato centrato». Le urne, infatti, hanno sostanzialmente legittimato un progetto che da anni si tentava di concretizzare.

«Il lavoro è stato lungo e impegnativo. Abbiamo portato a termine la revisione del piano regolatore. Poi – ricordano da Ligornetto – abbiamo cercato una soluzione condivisa con tutte le parti in causa, con il beneplacito del Cantone, della Commissione Regionale dei Trasporti e dei comuni limitrofi».

Con l’obiettivo di spostare il traffico fuori dal centro storico. Presto quindi gli automobilisti, in stragrande maggioranza frontalieri che per evitare la strada del Gaggiolo passavano dal cuore di Ligornetto, dovranno trovarsi una via alternativa. «Se non dovessero esserci ricorsi, infatti, lo stop alla circolazione di attraversamento – fanno sapere dal comune – entrerà in vigore verso la fine di marzo e sarà ovviamente monitorato anche da una serie di telecamere».

E gioco forza convoglierà il traffico dei frontalieri sulla vicina superstrada. Arteria che viene però veniva finora scartata in favore dei viottoli del paese di confine proprio perché perennemente ingolfata dal traffico. Orami, però, la decisione è stata presa. «E indietro non si torna». Almeno fino alla fine del periodo di prova previsto della durata di un anno.

s.bartolini

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