È stato inaugurato un paio d’anni fa, in piena campagna elettorale. Ma, da allora, nessuno ha mai giocato sul campo di calcio a 5 di via Vigorelli.
Anzi, no. Forse qualcuno viene a giocare a pallone, magari sfruttando un buco nella recinzione che separa l’impianto dal parco della “Girandola”, struttura polifunzionale inaugurata nella primavera scorsa.
Ed è proprio attraversando qui la recinzione che è possibile sbirciare all’interno dell’edificio che avrebbe dovuto ospitare spogliatoi e bar. Sì può guardare solo dall’esterno, però, visto che tutte le porte sono chiuse a chiave.
I bagni sembrano in ordine
Dalle finestre del piano terra si vedono i bagni, perfettamente in ordine. Ci sono anche quelli riservati ai disabili.
Impossibile accedere al primo piano, mentre per raggiungere il seminterrato c’è una scala esterna, che permette di arrivare nei locali che avrebbero dovuto ospitare gli spogliatoi.
Il punto, come confermano anche gli abitanti del quartiere, è che «hanno tagliato il nastro due anni fa, per la campagna elettorale. Ma oggi è tutto chiuso. Sembra che sia perché ci sono dei problemi con i lavori», racconta uno degli abitanti dello Sciaré.
La questione, in realtà, è un po’ più complessa. Anche se sembra che l’anno che sta arrivando potrebbe portare qualche novità.
«In un primo momento lo abbiamo proposto alla Cedratese, che avrebbe perso il suo campo di allenamento se avessimo costruito la nuova scuola media», spiega l’assessore ai Lavori pubblici ed ex consigliere delegato allo Sport .
La società guidata da «ci ha pensato a lungo, molto a lungo. Poi ci ha fatto sapere di non essere interessata». A quel punto, ci si è messa la burocrazia. «Quando ci siamo mossi per affidare gli impianti – uno su tutti quello di via Ivrea dietro la biblioteca, ndr – abbiamo scoperto che era necessario emettere un bando di gara».
Un documento che «gli uffici fanno fatica a redigere». Ma che «credo, anche se non lo assicuro, uscirà all’inizio del prossimo anno». Del resto, è interesse dell’amministrazione che questa struttura venga utilizzata al più presto, anche perché «è lì che va in malora».
Lavori da completare
Certo è che, chiunque gestirà l’impianto, dovrà completare i lavori. Sì, perché quando venne inaugurata, questa struttura non era ancora finita. «Bisogna intanto fagli gli allacciamenti di tutti gli impianti», spiega Barban, «inoltre al piano superiore manca il pavimento, che non venne realizzato perché si ipotizzava di realizzare una piccola palestra».
Per partire, dunque, servirà un investimento: «potremo scalarlo dall’affitto della struttura». Intanto, però, il quartiere aspetta.
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