Città del Vaticano, 25 mag. (TMNews) – I vescovi italiani sono “molto preoccupati” per la decisione “tragica” del drastico piano di ridimensionamento di Fincantieri a Sestri Ponente e Castellammare di Stabia: lo spiega il presidente della commissione episcopale per i Problemi sociali e il Lavoro, monsignor Giancarlo Maria Bregantini.
“Siamo molto preoccupati”, afferma l’arcivescovo di Campobasso-Bojano intervistato da ‘One-o-five Live’, canale della ‘Radio Vaticana’. “La prolusione del cardinale Bagnasco ci aveva fatto sognare. Vorremmo, come ha detto, una società in cui i posti di lavoro non solo non sono perduti, ma sono anche recuperati. Purtroppo la realtà è tragica. Apprendiamo con grandissimo sconcerto una decisione così tragica per cui 20-25 per cento delle maestranze vengono restate a casa. E’ una cosa terribile. Credo che bisogna fare di tutto per parare il corto nel modo migliore”.
Per monsignor Bregantini, la politica e le istituzioni “possono fare tantissimo. Bisogna studiare bene le cose. La politica deve farsi più seria, solo se incontra problemi reali come questo o la precarietà dei giovani, la politica si purifica”. Per l’esponente Cei è necessario “trovare soluzioni di transizione” come le “reti di solidarietà”. “Bisogna essere molto progettuali. Non si può dire: siccome i conti in borsa vanno male gli operai li lasciamo a casa. Voglio ricordare che la fabbrica non è sono solo degli imprenditori o degli azionisti ma è anche di una città, del sindacato, degli operai, di un intero popolo. Questo – sottolinea monsignor Bregantini – ci dice l’enciclica ‘Caritas in veritate'”.
Ska
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