06 Mar 2013
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VARESE Varesini votano sul web il nome del nuovo Papa. Per Pasqua San Pietro avrà un nuovo inquilino e dopo il toto-papabile ora si cerca di indovinare come si farà chiamare.Il pontefice infatti, al momento dell’elezione decide quale nome imporsi, è una consuetudine introdotta fin dal sesto secolo: da Giovanni II, al secolo Mercurio.Ha un valore simbolico che da una parte mostra l’ispirazione alle caratteristiche del santo che lo portava o che dall’altra può fungere da linea guida per il pontificato, specie negli ultimi decenni, una sorta di funzione programmatica.Su Facebook circolano sondaggi che annoverano i più probabili. Tra i più apprezzati, ma la classifica può mutare velocemente, ci sono Benedetto XVII che continuerebbe nel solco del Papa emerito e sfiderebbe la scaramanzia del numero 17. Segue Giovanni Paolo III sull’onda di Wojtyla e Luciani. Il terzo posto provvisorio è per Paolo VII.Non mancano, poi, i Giovanni, Pio, Leone, Gregorio, Clemente o Innocenzo.Un futuro Giovanni
XXIV, per esempio, farebbe immediatamente pensare al Papa del Concilio del quale quest’anno ricorrono i 50 anni dall’apertura, il Papa buono con un chiaro indirizzo alla «modernità» conciliare.Se trovare il più – è il caso di dirlo – papabile dei nomi non è semplice, è di certo scontato il meno verosimile.Nessuno, infatti, punterebbe volentieri su Pietro II.Non tanto per preservare l’unicità del nome del primo pontefice designato, ma soprattutto per evitare che la memoria corra subito a quel Petrus Romanus che la profezia di Malachia prevede come ultimo Papa prima del giudizio universale.Anche per i bookmakers il toto-nome è un tema caldo sul quale accettare scommesse. Oltre Manica i pare stiano facendo affari d’oro con le puntate inerenti il mondo del conclave, considerandolo l’evento non sportivo più gettonato di tutti i tempi. Certo l’eletto potrebbe spiazzare tutti, scommettitori compresi, scegliendo di prendere per un nome mai adottato prima da un pontefice come Andrea, Filippo o Giuseppe. L. Bot.
s.bartolini
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