LUINO Il contestatissimo muro del parco a lago di Luino non si farà. Anzi, la parte già costruita mesi fa tra mille polemiche sarà rasa al suolo. Sparisce con lui anche il parcheggio coperto con tutte le sue strutture: dal cemento armato delle murature, alla copertura in acciaio. Via anche la grossa scalinata pensata per passarci sopra dal fronte lago. Sarà “tagliata” e ne resterà solo una base, alta circa 40 centimetri che sarà rimodellata come una sorta di palco naturale vista lago, a disposizione degli eventi all’aria aperta.
Dopo un anno e mezzo di attesa, infatti, l’attesa soluzione della questione “Parco a lago” è arrivata. La giunta comunale, infatti, ha deliberato martedì scorso la variante del progetto. Attesa ora al voto del prossimo consiglio comunale per divenire operativa. L’unica struttura presente all’interno dell’area verde resterà così il bar. Perché al posto del posteggio coperto, pensato inizialmente per ospitare 48 vetture, arriveranno ancora verde e legno. L’area seguirà l’andamento di quella già inaugurata e fruibile. Con colline a prato degradanti verso il Verbano: sia a lato del bar, sia al confine con l’Avav. In mezzo, invece, sarà inserita, sopraelevata di alcuni centimetri, una discesa in legno destinata a diventare il nuovo balcone sul Maggiore di Luino. Con un aspetto che sarà del tutto similare proprio alla porzione già aperta e apprezzata dai cittadini.
Ad annunciare la svolta il sindaco Andrea Pellicini: «Diamo esecuzione all’impegno assunto in campagna elettorale – ha evidenziato il primo cittadino -, ripristinando la visuale ottica del lago e del canale tra Maccagno e Cannobbio da via Verdi. Vista che, proprio per il posteggio coperto, era ostruita».
Il servizio completo sull’edizione di venerdì 23 settembre de “La Provincia di Varese”
b.melazzini
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