Gallarate – «Dicono che sono stati tutti i gallaratesi a volere il Maga. Beh, non è vero». La voce del dissenso è di Paola Macchi, neo eletta consigliera regionale per il Movimento5Stelle.
Parole pronunciate ieri sera, nel corso di un incontro del gruppo gallaratese del M5S. Durante il quale, a dire il vero, i grillini non sono stati molto teneri nei confronti del museo andato a fuoco lo scorso 14 febbraio. «Nessuno è contro la cultura», ha premesso un militante, «però invece di spendere 700mila euro non potevano pensare a fare gli asili gratis? O a pagare la piscina alle scuole? E magari anche comprare la carta igienica che manca?».
Insomma, secondo il Movimento le priorità sono diverse dal Maga. E la scuola viene prima di tutto. Soprattutto se succede quello che è avvenuto nelle scuole materne del consorzio. «Da settembre dovremo pagare 50 euro in più al mese. Io già ne pago 270, arriverò a 320», si è lamentato un padre.
Anche se il più arrabbiato per la vicenda del museo è uno dei due ex dipendenti licenziati da Amsc, presente alla riunione. Una rabbia, la sua, sottoscritta dai grillini. Anche se l’equazione per cui si danno soldi al museo e si taglia il personale non è del tutto corretto: il contributo dato dal comune al Maga serve anche per rinnovare i contratti di 8 dipendenti. I quali, diversamente, si troverebbero nella stessa situazione di quello che ha perso il posto all’ex municipalizzata.
R. Sap.
p.rossetti
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