SARONNO Per tentare di scappare dai carabinieri le ha davvero provate tutte: ha cercato di sfuggire all’arresto nonostante avesse una gamba ingessata. E quando è stato raggiunto, oltre a ingiuriare e offendere i militari, è arrivato a lanciargli addosso una pietra ed una bottiglia vuota. E’ stato rocambolesco l’episodio avvenuto poco dopo l’una di notte in
via Milano, nei pressi del cimitero cittadino. Tutto è iniziato quando gli uomini del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Saronno guidata dal capitano Paolo Degrassi, impegnati in uno dei tanti pattugliamenti serali, hanno notato un gruppo di extracomunitari. L’atteggiamento dei nordafricani ha lasciato pochi dubbi ai carabinieri: il quintetto era impegnato nell’attività di spaccio.
I militari sono subito entrati in azione, ma l’arrivo della pattuglia ha messo in fuga gli stranieri che si sono allontanati rapidamente ad eccezione di un extracomunitario che, avendo una gamba ingessata, procedeva lentamente.
In pochi attimi i militari l’hanno raggiunto ma lo straniero, visibilmente ubriaco, non ne voleva sapere di collaborare e ha iniziato a inveire contro i carabinieri lanciando loro sassi raccolti a terra e persino una bottiglia. Tutti attacchi pochi efficaci, visto che i militari l’hanno presto immobilizzato e trasferito al comando di via Manzoni. Qui, sottoponendolo alla pratiche di identificazione, i carabinieri hanno scoperto che l’uomo aveva già una lunga serie di precedenti tutti commessi negli ultimi 3 anni nella città degli amaretti: era stato protagonista di diverse risse in centro, aveva fornito false generalità ed aveva persino tentato di rubare la pistola d’ordinanza a un vigilantes. L’ultimo episodio di cui era stato protagonista era l’animata rissa tra egiziani e tunisini scoppiata a fine settembre davanti alla stazione dove era rimasto gravemente ferito un tunisino e che aveva dato il via ad una ridda di vendette e ripicche. Lo straniero, un 23enne originario del Marocco, è stato arrestato e trasferito al carcere circondariale di Busto Arsizio. Smaltita la sbornia il marocchino, chiamato a rispondere delle accuse di resistenza e ingiurie, è stato ascoltato all’autorità giudiziaria.
s.bartolini
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