Ville, palazzi, chiese e musei: in vista di Expo 2015 Busto Arsizio ha deciso di valorizzare i suoi gioielli architettonici creando itinerari culturali pensati per i turisti, gli addetti ai lavori e naturalmente i suoi cittadini.
L’amministrazione comunale, in collaborazione con Agesp e Distretto Urbano, ha studiato due percorsi artistici pedonali, uno dedicato ai monumenti della devozione e all’arte sacra, l’altro al Liberty, e predisposto un elenco di punti di interesse.
Le diverse tappe saranno indicate da appositi pannelli, in totale circa una settantina, che recheranno la descrizione del monumento o del luogo, in italiano e in inglese, una mappa generale e un codice QR, che permetterà di visualizzare il testo con le informazioni anche su smartphone e tablet. Gli itinerari, circolari, toccheranno anche le stazioni ferroviarie, dotate di postazioni di bike sharing, promuovendo in questo modo la mobilità sostenibile.
Tra «architetture ricercate e straordinari ferri battuti», il tour “Liberty” permetterà di conoscere «lo stile che ha in larga misura contribuito a definire il volto della città». Partendo da Casa Colombo, in via Manara, si scopriranno tesori come Villa Leone – Della Bella, con una veranda poligonale e un finestrone ornato di fregi a motivi vegetali, Casa Gambini, dimora dell’architetto che ha firmato la maggior parte degli edifici dei primi del novecento, coniugando eleganza e originalità, e Casa Castiglioni, che unisce le caratteristiche della villa con giardino a quelle del palazzo urbano.
Il percorso “Devozione e arte sacra” si snoderà invece tra otto chiese, testimonianze «dell’operosità e della fede della comunità bustocca, che è riuscita a generare bellezza nel corso dei secoli, anche in momenti di difficoltà come la peste del 1630». Dalla chiesa di San Gregorio a quella di San Rocco, passando per il Tempio Civico, la basilica di San Giovanni, il santuario di Santa Maria, l’edicola di San Carlo, la chiesa di San Michele e quella di Madonna in Prato, le opere d’arte si intrecceranno alle vicende storiche e lasceranno spazio alle leggende.
Il patrimonio culturale cittadino è fatto però anche di angoli che rappresentano la vocazione industriale e imprenditoriale della città, e il rispetto per le tradizioni, luoghi significativi, come il Museo del tessile o il parco Milani, non inseriti all’interno degli itinerari, a volte per la loro collocazione geografica, è il caso della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Sacconago, ma che verranno segnalati singolarmente.
Realizzati sulla scia dell’esposizione universale, questi percorsi rappresentano lo spunto per una passeggiata nel passato della città, un invito a soffermare lo sguardo su edifici che osserviamo ,senza apprezzarli come meriterebbero.
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