Mutismo selettivo, Milla Onlus accende la speranza: «Screening per le famiglie con il progetto Welcome». È una delle ultime iniziative dell’associazione nata nel 2013 a Cassano Magnago.
Che, con un comitato scientifico di sette membri (cinque psicologi, un neuropsichiatra e un’arteterapeuta) si occupa di aiuto alle famiglie e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema del mutismo selettivo, un disturbo d’ansia poco conosciuto, anche se le più recenti stime a livello internazionale sostengono che un bambino su mille possa esserne affetto.
Un disturbo di ansia
In genere il problema emerge quando i bambini fanno il loro ingresso nella scuola dell’infanzia. «A casa sono vivaci, ma solo quando si trovano in un contesto sociale si chiudono nel silenzio – spiegano e , psicoterapeute che insieme a collaborano con Milla Onlus – il mutismo selettivo è un disturbo d’ansia. Se viene riconosciuto precocemente e trattato con delle psicoterapie ad hoc ha una prognosi positiva, altrimenti si struttura e può essere portato dietro fino all’adolescenza e sviluppare da adulti disturbi d’ansia». La prima e più efficace forma di prevenzione è la corretta classificazione del disturbo. «Spesso viene scambiato per timidezza, ma i bambini affetti da mutismo selettivo non sono oppositivi né timidi né autistici – spiegano le esperte – se il disturbo viene scambiato per altro, c’è il rischio di accrescere l’ansia e far subentrare il panico nei bambini. Il “segreto” per trattarlo è non focalizzarsi sulla parola, ma sull’ansia. Si interviene attraverso il gioco».
Esperienza a lieto fine
Milla Onlus nasce da un’esperienza personale a lieto fine, che si vorrebbe auspicare per tutte quelle famiglie che si trovano ad affrontare questo disturbo.
«Noi abbiamo avuto fortuna perché il trattamento è andato a buon fine – ammette , fondatrice dell’associazione insieme al marito e ad – oltre ad una diagnosi precoce, già all’età di tre anni, abbiamo trovato una terapeuta specializzata e delle insegnanti collaborative a scuola. Ma ci rendiamo conto che il nostro caso rappresenta un’eccezione, visto che non sempre le cose vanno in questo modo».
Ecco perché Daniela e Alessandro hanno voluto impegnarsi per dare la stessa speranza anche alle altre famiglie che possono trovarsi nella loro condizione.
Ora i volontari di Milla, una decina in tutto quelli attivi, raccolgono fondi – l’ultimo evento è stato a Gallarate alla presentazione del libro dell’ittica e gastronomia Gattuso e Bianchi – per promuovere corsi di formazione nelle scuole, per coinvolgere i pediatri di famiglia nella sensibilizzazione e per far sapere all’opinione pubblica che cos’è il mutismo selettivo. Tra i progetti avviati spicca “Welcome”, che offre alle famiglie con casi sospetti di mutismo selettivo la possibilità di un primo colloquio gratuito con un professionista della rete di Milla Onlus, fondamentale per elaborare una prima diagnosi o conferma, «evitando così di girovagare tra gli specialisti».n A. Ali.