Cardano al Campo – Prima squadra e juniores addio, a Cardano dalla prossima stagione resta solo il calcio giovanile. «Ma la Fulgor rimane» garantisce il presidente Achille Demori, da quasi 30 anni alla guida della società calcistica nata all’oratorio e arrivata fino in eccellenza.
Ora però la crisi economica impone un ridimensionamento: «Non posso più andare avanti da solo – spiega il patron della Fulgor – ho tenuto duro finché ho potuto ma dopo un paio d’anni di difficoltà ho dovuto prendere una decisione prima di imbarcarmi in un salto nel buio. Dolorosa e spiacevole ma sacrificando la prima squadra e l’attività della juniores potremo mantenere il vivaio giovanile al livello di qualità che abbiamo raggiunto in questi anni. Anzi, possibilmente potenziandolo e migliorandolo».
Un settore giovanile che conta più di 200 bambini e ragazzi sui 270 tesserati della stagione in corso, e che sarebbe stato assurdo mettere a rischio sopravvivenza: così Demori ha messo una mano sul cuore e ha deciso di rinunciare all’attività dei “grandi” per preservare quella dei più piccoli, che tra l’altro consegna ogni anno almeno un potenziale campioncino al Milan, club con cui si è instaurato un rapporto di collaborazione ed interscambio ormai consolidato. Altre strade non ce n’erano, in assenza di soci in grado di rafforzare la compagine societaria che è da anni sulle spalle del solo Demori. «Quando vedi sponsor storici che fanno fatica a darti il cartellone pubblicitario, capisci che la situazione è critica – ammette il “pres” – piuttosto che chiudere baracca, meglio stare con i piedi per terra e continuare con l’attività giovanile, alla quale tengo molto anche perché è all’interno dell’oratorio. In fondo è un ritorno alle origini, diventiamo una società di puro settore giovanile, com’era già la Fulgor nel 1983 quando diventai presidente. C’erano appena due squadrette di allievi e giovanissimi».
La parola “smobilitazione” non appartiene allo stile Fulgor, anche perché con il Comune c’è una convenzione in vigore fino al 2017 per l’utilizzo del campo sportivo di via Carreggia (grazie alla quale la società ha realizzato a sue spese i campi da calcetto). L’annuncio ufficiale ai giocatori risale ormai a qualche settimana fa, ma nonostante il “liberi tutti” per la prossima stagione la prima squadra, che milita nel campionato di promozione lombarda, sta onorando al meglio il torneo e gli avversari.
«Vogliamo chiudere in bellezza – promette Demori – puntiamo a vincere tutte le partite da qui a fine stagione, anche domenica contro la capolista Cassano abbiamo perso 1-0 per un autogol sfortunato». Un altro campanello d’allarme per il calcio locale, dopo la scomparsa del Saronno e i problemi di Solbiatese e Gallaratese. «I costi aumentano a dismisura e non si possono penalizzare i giocatori negando i rimborsi spese – conferma Demori – il problema è che con la crisi delle aziende non si riesce più ad investire nello sport».
Andrea Aliverti
p.rossetti
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