SOMMA LOMBARDO Due anni fa si era iniziato a sentirne parlare: «Il cinema teatro Italia potrebbe diventare comunale, dunque continuare a vivere e a offrire occasioni di cultura alla cittadinanza» E invece, a 2009 ormai iniziato, è ancora il silenzio a regnare su questa partita che varrebbe un investimento per il futuro, che ha già visto il cinema Odeon chiudere i battenti proprio due anni
fa. Somma non ha strutture, non esiste un teatro (a parte quello dell’oratorio), eppure c’è una compagnia teatrale in attività da ben 40 anni (la «Nuova compagnia Anni Verdi». Dunque se anche i multisala la fanno da padrone e la vicina Gallarate ha già fatto l’en plein di teatri comunali, poter contare su un cineteatro anche nella città dei Tre Leoni non sarebbe certo un danno.
Dopo il 3° Concerto di Capodanno nella sala di viale Maspero – l’unica a poter contenere così tanto pubblico – tornano a galla vecchi punti di domanda e nuove speranze per una città che non dovrebbe perdere il suo cinema. Per ora è solo la buona volontà di Ennio Cosentino, titolare della sala, a fare andare avanti le cose. Il suo è l’amore di una vita, di quarant’anni spesi dietro una macchina cinematografica a far girare non solo la pellicola più in voga del momento, ma anche il classico buon film d’autore. «L’affluenza a volte è discreta, a volte è pessima», confessa. E poco importa che Somma abbia i film in primissima uscita: non basta a battere le multisala. «In più sono stati tolti un bel numero di posteggi dal viale», sottolinea il proprietario dell’Italia. Ma si va avanti, per il momento.
Gli 8-9.000 biglietti staccati nel corso del 2008 non fanno certo fare affari d’oro, ma Cosentino, 80 anni, resiste. «C’è un bel progetto per il teatro, con il palco raddoppiato, i camerini (ora inesistenti, ndr) e palchi anche laterali – afferma – in questo modo si potrebbero ospitare anche le operette
e i balletti, ma bisogna crederci».Che una sala simile serva è innegabile: basti solo pensare ai saggi di fine anno delle varie scuole o alla performance sempre gettonatissima dei Legnanesi, ai dibattiti politici o al concerto di Capodanno. Tanti piccoli esempi che, uno in fila all’altro, farebbero un anno di eventi.
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