GALLARATE Liberi professionisti e precari non l’hanno mai avuta. Ma i lavoratori dipendenti, che la tredicesima la incassano regolarmente, rischiano seriamente di doverne versare una buona parte nelle casse del Comune. A dicembre scade infatti la terza rata sia della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, sia dell’Imu, che dal 2012 ha preso il posto dell’imposta comunale sugli immobili ed è tornata ad interessare la prima casa.
Quale sia la somma esatta da versare, però, ancora non si sa. Per avere le cifre, infatti, occorrerà aspettare. Prima di tutto luglio, quando il comune le definirà all’interno del bilancio di previsione 2013. Quindi a settembre, scadenza fissata dal governo per decidere come intervenire sull’Imposta municipale unica relativa alla prima casa. Ai gallaratesi, così come agli italiani in generale, converrà però comportarsi come la formica protagonista della famosa favola di Esopo. Perché i bollettini arriveranno e dovranno essere saldati.
Rinviata a settembre per l’abitazione principale, entro il 17 giugno è necessario versare la prima rata dell’Imu per tutti gli altri fabbricati. Si tratta di una somma pari ad un terzo di quanto dovuto se si applicasse l’aliquota base dello 0,76 per cento. Oppure della metà se si decide di pagare in due rate.
Mentre il 1° luglio scadrà la prima rata Tares: in questi giorni il Comune invierà a tutte le famiglie un bollettino precompilato. E l’importo sarà pari al 40 per cento di quello versato lo scorso anno per la Tarsu. Un secondo scaglione di bollettini, di importo analogo, per la nuova imposta sui rifiuti e i servizi, arriverà quindi a settembre, visto che entro il 30 dovrà essere saldata la seconda rata.
Mentre due settimane prima, ovvero il 16, scadrà l’Imu. E qui bisognerà capire se e come dovranno pagare i titolari della prima casa. Il mese più critico, però, è dicembre. In questo caso, nel giro di una settimana bisognerà mettere mano al portafoglio per ben due volte. Il 10 scadrà la terza rata della Tares: si tratterà di un conguaglio che chiederà ai contribuenti gallaratesi di versare il restante 20 per cento della vecchia Tarsu più la maggiorazione legata alla superficie dell’abitazione (nel caso di Gallarate, dovrebbe essere di 30 centesimi al metro quadrato). Il 16, invece, arriverà a scadenza la terza rata Imu.
Anche per questo i gallaratesi sono sempre più interessati allo “sconto” promesso dal sindaco Edoardo Guenzani. L’intenzione dell’amministrazione è di ridurre del 25 per cento l’imposta sulla prima casa e di portare allo 0,96 quello sugli altri fabbricati. Ma tutto dipenderà dagli equilibri che si troveranno a luglio nel bilancio preventivo.
m.sada
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